“L’Amministrazione Falcomatà continua imperterrita a inanellare un fallimento dietro l’altro. Dopo la disastrosa gestione dei rifiuti, il collasso dei lavori pubblici e l’abbandono sistematico dei quartieri periferici, oggi tocca al tema della mobilità sostenibile diventare l’ennesimo simbolo dell’improvvisazione e dell’approssimazione politica di chi governa questa città risultata ultima in tutte le graduatorie di vivibilità.
Le famose “piste ciclabili” – o meglio, le folli strisce colorate che dovrebbero convincere i cittadini a lasciare l’auto in garage – sono diventate una vera e propria emergenza urbana una piaga che si sta propagando in tutta la Città. Con un investimento di 4,52 milioni di euro per realizzare 18 chilometri di tracciato, ci si sarebbe aspettati un progetto serio, sicuro, condiviso. Invece, ci ritroviamo davanti a una vergognosa sfilata di corsie improvvisate, spesso ricavate su carreggiate già congestionate, larghe meno di un metro, tracciate di notte e prive dei più basilari criteri di sicurezza.
Quello che sta accadendo nella nostra città ha davvero dell’incredibile. Si sta profilando un paradosso grottesco, che solo a Reggio Calabria poteva realizzarsi: i cittadini, anziché sentirsi incentivati a usare la bicicletta, saranno spinti – per paura – a lasciarla in garage. L’unica vera reazione che si scatenerà sarà l’aumento dell’uso dell’automobile.
Falcomatà è riuscito nell’impresa di ottenere l’effetto esattamente contrario a quello previsto dalla mobilità sostenibile: anziché ridurre il traffico veicolare e favorire l’uso dei mezzi alternativi, ha generato insicurezza, confusione e disaffezione. I cittadini non si sentono protetti in sella a una bici: si sentono esposti, abbandonati, quasi provocati.
Risultato? Chi avrebbe voluto muoversi in modo ecologico, oggi è costretto a rientrare in auto, per non rischiare la vita. Un fallimento totale, che mette a nudo tutta l’inadeguatezza di questa giunta nel pianificare, progettare e rispettare le esigenze reali della città.
Il quartiere di Gebbione da me visitato ieri, tra i più popolosi della città, è stato trasformato in un laboratorio del caos: sensi di marcia stravolti, segnaletiche contraddittorie, incroci senza logica e disagi continui per pedoni, ciclisti e automobilisti. C’è chi non riesce nemmeno a capire più dove può camminare o parcheggiare. Un’intera comunità è finita in tilt!
Di fronte a questo scempio, Alternativa Popolare chiede l’immediata sospensione dei tratti pericolosi, l’avvio di una verifica tecnica indipendente e la rimozione delle opere inutili o dannose. Serve una vera pianificazione, con il coinvolgimento di tecnici esperti, associazioni ciclistiche, cittadini. Ma soprattutto serve serietà. Quella che da anni manca in questa amministrazione.
Reggio merita ben altro. Merita progetti veri, sicuri e soprattutto utili. Non l’ennesima trovata raffazzonata che serve solo ad affondare ulteriormente la credibilità di chi amministra.
Se Falcomatà e la sua Giunta non sono in grado di garantire ordine e razionalità nemmeno nella realizzazione di una pista ciclabile, è giunto il momento che chiedano scusa ai cittadini provvedendo a risolvere subito il problema che sta ulteriormente affondando i cittadini reggini già provati da innumerevoli difficoltà”.
Così in una nota Massimo Ripepi, consigliere comunale di Reggio Calabria e segretario regionale di Alternativa Popolare.