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Ponte sullo Stretto, gli ambientalisti di AIDAA preparano l’esposto: “Mette a rischio le rotte migratorie dei volatili”

“Un esposto ed un dossier saranno inviati nei prossimi giorni dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA alle amministrazioni regionali di Calabria e Sicilia ed alle procure di Reggio Calabria e Messina dove saranno specificate le motivazioni e le normative che si violerebbero se si dovesse davvero procedere alla realizzazione del ponte sullo stretto almeno nella versione presentata dal ministro e segretario della Lega Matteo Salvini”.

Lo fanno sapere gli ambientalisti di AIDAA.

“E qui – proseguono – non si parla di mafia o di costi economici ma di danni probabilmente definitivi in materia di ecosistema e sostenibilità ambientale.Gli ambientalisti infatti presenteranno uno studio da cui si evince come la zona dello stretto di Messina interessato alla costruzione del ponte sia un polo delle migrazioni con oltre 48.000 volatili censiti negli ultimi tempi e la realizzazione del ponte metterebbe a rischio le rotte migratorie.

“Sono oltre trentanni che i carabinieri forestali presidiano da ambo i lati lo stretto di Messina- scrivono gli ambientalisti di AIDAA – per tutelare il libero volo degli uccelli, per assicurare loro l’approdo nei luoghi dove potrà ripetersi il miracoloso ciclo riproduttivo, garantendo così la conservazione della specie. e la realizzazione di questa opera voluta dal ministro Salvini oltre a costare una montagna di soldi, ad attirare ovviamente se non ben contrastati gli appetiti della criminalità organizzata di ambo le sponde, mette a rischio un patrimonio di ecosistema e biodiversità incommensurabile. La scelta di spiegarlo alle procure ed alle regioni- concludono gli ambientalisti- è ovvia perché non si può prendere sul serio chi liquida queste questioni con battute a doppio senso sull’intelligenza dei volatili”.

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