Sono iniziati i lavori per la realizzazione del primo campo sportivo pubblico ad Arghillà e «particolarmente soddisfatta» si è detta l’assessora Giuggi Palmenta.
«Si avvia a conclusione un iter iniziato nel 2020 – ha spiegato – e grazie ad un vero e proprio lavoro di squadra che ha visto scendere in campo, ognuno per le proprie competenze, tutti gli attori istituzionali, le associazioni ed i cittadini del quartiere si è raggiunto un risultato importante sotto l’aspetto sportivo, ludico, ma soprattutto sociale».
«L’opera – ha ricordato l’assessora – viene realizzata con i fondi del “Decreto Sud” che non sono andati persi soltanto per l’ostinazione e la caparbietà dell’amministrazione nel seguire le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Ma decisivo è stato anche il contributo dei vari assessori ai Lavori pubblici che si sono susseguiti, da Giovanni Muraca a Rocco Albanese, del delegato allo Sport Gianni Latella, dei settori comunali all’Ambiente ed ai Lavori pubblici, dell’attuale giunta guidata dal facente funzioni Paolo Brunetti, del presidente della Commissione Sport Nino Malara, così come dell’allora Garante dei diritti dell’infanzia e adolescenza della Città Metropolitana, Mattia Emanuele, del presidente del Csi, Paolo Cicciù, e della Procura di Reggio Calabria nella persona del giudice Stefano Musolino. Insomma, si è fatta rete per liberare la zona di Modenelle dal degrado, dall’illegalità e dall’abbandono per assicurarle un impianto utile e moderno dove si potrà fare sport all’aria aperta».
«Quando la città si unisce – ha concluso Palmenta – arrivano le soddisfazioni più grandi per il territorio e per la comunità. L’intervento che interessa il quartiere di Arghillà, dunque, è un chiaro esempio di ottima amministrazione, rappresenta una testimonianza efficace di come, attraverso la perseveranza e la costanza, si possano tagliare traguardi molto importanti per la vita e la quotidianità dei cittadini. L’avvio del cantiere, quindi, è una risposta chiara e netta a chi vorrebbe fare sprofondare il territorio sotto una cappa di degrado, isolamento ed illegalità. Le istituzioni, invece, ancora una volta hanno risposto “presente” in maniera compatta nella consapevolezza che, a Modenelle, si gioca una partita decisiva per l’intera città».