“Siamo profondamente addolorati per quello che accadde a Cutro l’anno scorso. Ancora oggi siamo scossi. Davanti a codeste tragedie, non ci può essere alcuna contrapposizione politica. Ricordiamo anche l’accoglienza, il calore che allora ebbero tanti calabresi”. Lo ha detto Rosaria Succurro, presidente dell’Anci Calabria e della Provincia di Cosenza che stamane, ad un anno dal naufragio di migranti, si è recata a Steccato di Cutro per deporre “una rosa bianca come simbolo di umanità e di speranza”.
“La memoria – ha aggiunto Succurro – è necessaria, ma sono indispensabili una sensibilizzazione, una testimonianza e un impegno costanti per salvaguardare i diritti, la dignità e la vita di tutti gli esseri umani”. Assieme al sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, e a tutte le autorità civili e militari presenti, la presidente Succurro si è poi fermata in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda le vittime di quel naufragio.