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Crotone, Uiltec UIL e Femca CISL: “Condotta antisindacale da parte del Con.ge.S.I. Negato il diritto dei lavoratori di fare assemblea”

L’assemblea sindacale è irricevibile”: questa la risposta fornita dal Con.ge.S.I. (Consorzio Gestione Servizio Idrico nel crotonese) in relazione alla richiesta unitaria pervenuta nelle scorse settimane da parte delle organizzazioni sindacali.

La motivazione? Il Consorzio ha deciso di convocare, sostituendosi alle prerogative sindacali, nella stessa data, tutti i lavoratori durante l’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, che si terrà con i Soci del Consorzio. Un modus operandi tutto nuovo, nel panorama delle relazioni sindacali. La riunione, inoltre, scaturisce da una formale richieste delle OO.SS, in seguito al mandato ricevuto dai lavoratori nell’ultima assemblea.

Uiltec UIL e Femca CISL non ci stanno. “La condotta reiterata del Con.Ge.S.I. è assolutamente antisindacale e molto grave – affermano i segretari generali regionali Uiltec UIL e Femca CISL, rispettivamente, Vincenzo Celi e Pompeo Greco – perché viola uno dei diritti espressamente riconosciuti dai contratti collettivi di lavoro, vale a dire quello di indire e riunire i lavoratori in assemblea sindacale. In questo modo, il Consorzio ha leso, ingiustificatamente, le prerogative delle organizzazioni sindacali stesse, danneggiandone l’immagine, non considerando il ruolo che esse esercitano.”

“Compito dei sindacati – evidenziano Celi e Greco – è quello di rappresentare le categorie dei lavoratori nella difesa dei loro interessi. La decisione di tenere un’assemblea unitaria dei dipendenti del Con.ge.S.I., si è resa necessaria in relazione all’agitazione provocata dalle iniziative poste in essere dal Consorzio Crotonese e alcuni dei Soci in ordine alla fase di riordino che sta avvenendo in Calabria per il sistema idrico, con le conseguenze che possono derivare per i nostri rappresentati.”

“Non solo – aggiungono i due Segretari Generali – il Consorzio si è sostituito al sindacato ma, ancor più importante, le modalità di questo incontro rischiano di negare la libertà dei lavoratori e minare anche la loro partecipazione serena, requisiti essenziali per il libero coinvolgimento dei dipendenti, che l’assemblea avrebbe garantito. In un momento particolare di grande confusione, si rende necessario, anzi essenziale, un senso di responsabilità da parte dei vertici aziendali, evitando giochi di potere e manipolazioni.”

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