“Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza” - Benjamin Franklin
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Autostazione Cosenza, Di Tillo (SIC Calabria): “Non si può lasciare la sicurezza nelle sole mani delle forze dell’ordine”

“La situazione dell’autostazione di Cosenza è da anni sotto gli occhi di tutti: degrado, sporcizia, microcriminalità e, più recentemente, violente risse quotidiane che mettono in serio pericolo viaggiatori, commercianti e residenti. Ci troviamo davanti a un’area strategica per la mobilità regionale, nel cuore della città, a pochi passi dal centralissimo Corso Mazzini, che invece di essere un modello di efficienza e decoro urbano, si è trasformata in un luogo di insicurezza e abbandono.

Come Sindacato Indipendente Carabinieri Calabria, non possiamo restare in silenzio davanti a una situazione così allarmante. Le continue segnalazioni, anche da parte della stampa locale, confermano un quadro che peggiora di giorno in giorno. La presenza costante di soggetti che bivaccano per ore nei pressi dell’autostazione ha portato a un’escalation di tensioni e aggressioni, spesso culminate in scontri fisici che richiedono l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Ma a che prezzo?

Apprezziamo l’intervento di quanti hanno rilanciato l’idea – da noi più volte sostenuta – della necessità di aumentare la sorveglianza nei punti nevralgici della città. Una proposta che trova piena convergenza anche con quanto richiesto da numerose realtà associative e commerciali locali. La sola presenza saltuaria degli agenti, per quanto encomiabile, non basta più. La situazione richiede un cambio di passo.

A questa emergenza si sommano criticità strutturali interne alle stesse forze dell’ordine. In diverse compagnie dell’Arma dei Carabinieri in Calabria, si continuano a far svolgere turni di 8 ore ai militari, nonostante il contratto ne preveda 6. Sebbene queste ore in più vengano retribuite al 100%, il problema non è economico, ma organizzativo e umano. Questo carico eccessivo incide pesantemente sulla qualità della vita dei carabinieri e finisce per compromettere anche l’efficienza operativa. Non si può pensare di colmare le gravi carenze di organico semplicemente spremendo ulteriormente chi è già in prima linea.

Gli interventi straordinari delle forze dell’ordine, dimostrano che sono pronte e presenti. Ma non possiamo agire da soli. La sicurezza urbana non può dipendere esclusivamente dall’abnegazione e dal sacrificio quotidiano degli uomini e delle donne in divisa. Serve una strategia condivisa tra amministrazione comunale, Prefettura e forze armate che preveda investimenti concreti in infrastrutture, trasporti e soprattutto sicurezza continua e integrata.

Come sindacato, lo ribadiamo con forza: non si può pensare che la battaglia per la legalità e la sicurezza nelle nostre città venga lasciata interamente sulle spalle delle forze dell’ordine. I Carabinieri, come tutti gli operatori di polizia, svolgono il proprio dovere con impegno e coraggio, ma senza un sostegno istituzionale serio e duraturo, si rischia solo di rincorrere l’emergenza senza mai risolverla. È ora che le istituzioni si assumano la responsabilità di proteggere davvero i cittadini – e chi ogni giorno lavora per proteggerli”.

Così Amedeo Di Tillo, segretario generale del SIC Calabria.

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