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Cosenza, Ciacco e Alimena: “Sì alla città unica, no alla presa in giro dei cittadini”

In Calabria, e qui a Cosenza, non esiste un centrosinistra politico e un centrosinistra giudiziario. Esiste un solo centrosinistra, che, sul tema dell’area urbana, parla, con il Partito democratico in testa, lo stesso identico linguaggio, declinando la stessa identica parola d’ordine: il  si fermamente convinto alla città unica e il netto dissenso verso un referendum “farlocco”, perché meramente consultivo e non vincolante. A essere seri bisogna domandare al centrodestra il perché ha dovuto modificare la legge con la quale sono, invece, nate le Città di Corigliano-Rossano e di Casali del Manco. Se il vero obiettivo fosse stato quello della città unica, a questa data, poteva già essere stata realizzata la fusione con i comuni interessati e consenzienti. Invece il referendum che vuole il centrodestra è una vera e propria presa in giro dei cittadini. E, allora, bando a interpretazioni maliziosamente capziose, che mistificano, alterandola, la realtà delle cose. Nello stesso Partito democratico non c’è, sostanzialmente,una sola voce dissonante: siamo tutti d’accordo, nel ritenere la proposta di legge di fusione dei tre Comuni un obbrobrio giuridico e politico. E contro questo obbrobrio, coerentemente, si sono mobilitate tutte le articolazioni e le diverse espressioni del campo progressista. Si sono mobilitati, in Consiglio regionale, i gruppi di opposizione, con il gruppo del PD, che attraverso una proficua interlocuzione istituzionale, ha imposto una rivisitazione dei tempi di realizzazione, nell’ottica di armonizzare la complessa dinamica burocratica di fusione. Qui a Cosenza, il Circolo cittadino del PD e la coalizione di maggioranza del Consiglio Comunale, lealmente, hanno sostenuto tutte le iniziative assunte dall’esecutivo municipale, per fronteggiare e neutralizzare un referendum farsa, figlio di una impostazione sfacciatamente illiberale, che vuole imporre la conurbazione attraverso uno scellerato percorso coercitivo, che ha esautorato i poteri, le prerogative e le competenze dei rispettivi Consigli comunali. E, allora, è inutile menar il can per l’aia: in sostanza, il centrosinistra tutto è solidalmente, proteso a costruire, virtuosamente, il “come” farla la città unica, collocandola dentro una cornice che valorizzi, da una parte, la concertazione istituzionale e, dall’altra parte, l’effettiva e autentica partecipazione democratica. Perché, rifuggendo da derive autoritarie, che estromettono prepotentemente le istituzioni locali, così per come icasticamente sostiene il nostro Sindaco, l’Avv. Franz Caruso, “il problema è di valori e di regole”! Questa è la verità dei fatti, che si coniuga a un’altra verità. E l’altra verità è esattamente questa: il centrodestra calabrese e il Presidente della giunta regionale sono, loro, i nemici capitali della città unica. Per costoro la città unica vuole essere solo un artificio per attribuire il potere di scioglimento di qualsiasi Consiglio comunale al presidente della regione mentre la Costituzione e la legislazione nazionale lo assegnano unicamente al Presidente della Repubblica. Questo è il vero, unico e ossessivo, obiettivo del centrodestra. Per il resto la Città unica l’hanno già distrutta. La metropolitana leggera Cosenza – Rende – Unical l’hanno selvaggiamente depennata. Cosenza è stata scippata del nuovo Ospedale e la localizzazione a Rende è un film ancora tutto da vedere. Non è stato attratto neppure un centesimo di euro a titolo di nuovi finanziamenti e, nel frattempo, resta un inquietante mistero: che fine hanno fatto i cospicui finanziamenti destinati all’efficentamento delle reti idriche di Cosenza e dell’ area urbana? Rischiano di essere, irreparabilmente, persi, per esclusiva responsabilità della Regione, anche i fondi per la depurazione. Non è stata finanziata nemmeno una solo infrastruttura funzionale a facilitare la conurbazione. Anzi, tutt’altro. Non è stata realizzata una sola opera fra quelle previste nella compensazione dell’accordo stipulato, all’epoca, dall’allora Presidente Mario Oliverio con il fratello dell’attuale Presidente della Regione, al tempo sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Lo stesso parco del benessere l’attuale amministrazione l’ha ereditato come opera, vergognosamente, incompiuta e utilizzata solo per fare saltare il collegamento metropolitano con l’università. Questo è il devastante scempio perpetrato dal centrodestra calabrese, capitanato dalla cabina di comando della cittadella regionale. Alla faccia della città unica!!“.

Lo affermano in una nota

GIUSEPPE CIACCO – Consigliere Comunale Cosenza e Capogruppo PD Consiglio Provinciale di Cosenza

FRANCESCO ALIMENA – Capogruppo PD Consiglio comunale di Cosenza

 

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