“L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perchè gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società” - Luis Sepúlveda
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Il 25 maggio Castrovillari intitola una strada a Vincenzo Perrone

Ha saputo Guardare in più modi la Montagna e la Natura che la connota, con la cultura che contraddistingue i Territori di Castrovillari e del Pollino, come pochi altri, interpretando Cuore e Appartenenza delle Comunità che vi risiedono da secoli.

Per questo  Sabato 25 maggio, alle ore 10,30,  la Città di Castrovillari intitola allo studioso e ricercatore,  Vincenzo Perrone, una strada, offrendo nel pomeriggio, dalle ore 17,  nella Sala Consiliare  del Palazzo di Città, un incontro a più voci sull’Uomo innamorato di Storia,  Natura, Identità e di ciò che tramandano, suscitano e consegnano, in termini di  valori, messaggi ed educazione all’ambiente che non può avvenire senza un coinvolgimento responsabilmente diffuso su un bene  incommensurabile che è comune e bisognoso di tutela e conoscenza continui individuale e collettiva.

A declinare tali fattori i giornalisti Francesco Bevilacqua, Luigi Troccoli, gli storici Vittorio Cappelli e Gianluigi Trombetti, l’editore Mimmo Sancineto introdotti dal saluto del Sindaco, Domenico Lo Polito, e moderati da Francesco Caruso fondatore del WWF Pollino, il quale durante la manifestazione proietterà una video memoria su Perrone.

Un gesto, tra quelli pensati per la giornata, che aiuta a capire lo studioso, la sua sensibilità nel saper trasmettere a più persone possibili, anche oltre i confini regionali, una realtà geografica che afferma il Bello esistente e quelle tante opportunità di crescita inclusiva, fondamentali per il vero possibile sviluppo: quello sostenibile da accompagnare.

Era la sua passione per la montagna e la vita che gli facevano esprimere tutto questo, come il cammino verso le vette che lo appassionavano e per le quali vale la pena insegnare. Molte delle sue vacanze estive si caratterizzavano così: su sentieri facili che su percorsi faticosi come lo sono le storie e la vita della gente del Pollino o di Calabria che parlano da queste esperienze le quali rendono affascinante un dinamismo teso alla scoperta del significato di un di più di quanto noi stessi ci saremmo aspettati.

Tutto ciò aiuta ad una maggiore coscienza, come tende l’opera di Vincenzo, certo che il nostro limite, fatto di muscoli e mente, non può frenare la nostra vera forza fatta dal Cuore per le cose.

Perrone nel suo operare ha testimoniato che questo patrimonio ci supera e ci provoca fino a valicare noi stessi seguendo una Bellezza sempre più grande che sorprende, affascina e come l’intitolazione richiama nel suo nome, espressione di esperienza dedicata e voluta.

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