Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “e’ a conoscenza di quanto accade nel carcere di Rossano e quali iniziative intende intraprendere per garantire il trasferimento dei detenuti violenti o che gia’ in altri istituti penitenziari si sono resi protagonisti di episodi di violenza e per il rimpinguamento dell’esiguo personale penitenziario in forza al carcere di Rossano?”.
E’ quanto chiedono in un’interpellanza la vicecapogruppo vicaria del M5s a Montecitorio, Vittoria Baldino, e il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 stelle nel Consiglio regionale della Calabria, Davide Tavernise. “Da mesi nel carcere di Rossano sono condotti detenuti che in altre carceri hanno compiuto atti di violenza o rivolte.
Tutto questo accade in un carcere che ospita secondo i dati disponibili 10 terroristi e 219 detenuti in alta sicurezza A.S.3 in una situazione poi di grave sottorganico. Se in ragione del decreto ministeriale 2 ottobre 2017, 153 sarebbero le unita’ in dotazione, tra cui 3 funzionari, 16 ispettori, 26 sovrintendenti, 108 agenti/assistenti, il personale effettivamente impiegabile quotidianamente si ferma solo a 57 unita’. Una carenza grave che mina quotidianamente i livelli di sicurezza, in particolare nel turno notturno ove spesso vengono impiegati 6 agenti a fronte degli 11 previsti, ricorrendo all’accorpamento di piu’ posti di servizio”, osservano.
“Ancora piu’ grave rispetto al mancato rimpinguamento del personale penitenziario e’ che ai ripetuti atti di violenza non seguano i necessari provvedimenti di trasferimento del detenuto violento. Tutto questo denota un lassismo istituzionale pericoloso e preoccupante. Frequenti, per non farsi mancare nulla, inoltre sono i casi segnalatici di cellulari ritrovati dentro le celle. Serve un intervento deciso del ministero della Giustizia perche’ si garantisca l’incolumita’ degli agenti e la sicurezza in un carcere che e’ a tutti gli effetti una polveriera pronta a scoppiare”, concludono.