Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, riunitosi questa mattina nella Sala delle adunanze del Consiglio provinciale per la temporanea indisponibilità della sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, ha approvato alcuni dei regolamenti inseriti all’ordine del giorno (il regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza, il regolamento sul Garante dei detenuti, il regolamento della consulta Intercultura, quello per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, quello per l’arredo urbano e il decoro della città e, infine, il regolamento relativo ai pannelli Led). Rinviata ad altra data, invece, per questioni di natura tecnica, la discussione sul regolamento comunale per la tutela degli animali. Tra i punti all’ordine del giorno rinviati anche la discussione sull’ordine del giorno sul potenziamento della sicurezza e controllo del territorio, per l’assenza giustificata di uno dei proponenti, il consigliere comunale Francesco Spadafora, sulle modifiche e integrazioni al Piano generale della sosta, sul Piano di Protezione civile e, ancora, l’ordine del giorno volto a chiedere al Governo e al Parlamento l’immediato ripristino del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane nella legge di bilancio 2023 e l’ordine del giorno riguardante l’adesione alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico. Rinviata anche, per un approfondimento in commissione richiesto dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe d’Ippolito, la discussione dell’ordine del giorno concernente la proposta di un fondo di aiuti dedicato alla messa in sicurezza della viabilità del centro storico, in risposta agli eventuali eventi atmosferici con allerta arancione.
E’ stato, invece, discusso l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Bianca Rende Sindaca e concernente i disservizi della tratta ferroviaria che congiunge l’area urbana da Paola a Cosenza, integrato con la discussione sul servizio “Al Volo” gestito dall’Amaco, che collega il capoluogo con l’aeroporto di Lamezia Terme e che è a rischio soppressione. La discussione sull’argomento si è conclusa con l’approvazione di un documento che è stata la risultante della convergenza in un unico testo della mozione del gruppo Bianca Rende Sindaca con la riformulazione proposta dal gruppo del PD ed illustrata in aula dal capogruppo Francesco Alimena che ha seguito l’illustrazione del documento originario da parte della consigliera Bianca Rende.
La seduta era stata aperta dall’immediata approvazione, all’unanimità, del Regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza nel Comune di Cosenza. Si è poi passati alla discussione sul regolamento per l’istituzione e la disciplina della figura del Garante del Comune di Cosenza per i diritti delle persone private della libertà personale.
Ad illustrare il regolamento è stata la consigliera comunale e Presidente della commissione consiliare Legalità Chiara Penna che ha ricordato che “il garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale poteva essere istituito dal 2013, ma evidentemente a nessuno è mai interessato. Del resto – ha aggiunto Penna – è stato introdotto solo in limine vitae dalla vecchia amministrazione con l’articolo 11 dello statuto che è rimasto però lettera morta”. La consigliera Chiara Penna ha ricordato l’importanza e l’indipendenza della figura del Garante, precisando che “il regolamento è stato portato all’attenzione della Commissione che presiedo, partendo dalla sollecitazione della Camera Penale di Cosenza. Finalmente anche Cosenza avrà il suo garante che non c’era, non c’è e non c’è mai stato”. La consigliera Penna ha poi indirizzato qualche piccola frecciata ai consiglieri di Fratelli d’Italia che compongono la maggioranza in sede di governo nazionale. “A livello nazionale – ha detto -i vostri referenti hanno dimostrato scarsa sensibilità al tema, proponendo persino l’eliminazione del reato di tortura e qualcuno si è spinto ad invocare la revoca della “patria potestà”, che non esiste più, alle madri detenute. Caso mai si parla di responsabilità genitoriale. A molti, poco importa della popolazione carceraria. Se la minoranza al Comune di Cosenza vorrà votare questo regolamento – ha concluso Penna – farà una cosa buona, in considerazione anche del fatto che quando se ne è parlato in commissione sono usciti dalla sala delle riunioni”.
A stretto giro, è poi arrivata la risposta a Chiara Penna da parte del consigliere di minoranza Michelangelo Spataro. “Non mi aspettavo una presentazione di questo tipo ed ora ci chiedono di votare. Vorrei ricordare che nelle amministrazioni comunali non tutto si riesce a portare a compimento al termine della consiliatura. E’- questo – un fatto naturale che esiste da sempre. Ad agosto 2021, prima di lasciare il Comune, avevamo modificato lo statuto ed inserito la figura del Garante. E c’è da aggiungere – ha detto ancora Spataro – che verso l’amministrazione carceraria l’esecutivo comunale precedente ha mostrato interesse e attenzione. Siamo entrati nella casa circondariale organizzando anche degli spettacoli. Se si riuscirà a riprendere questo percorso – ha concluso Spataro – sarebbe cosa buona e giusta”.
Di diverso tenore il successivo intervento del capogruppo del PD Francesco Alimena che ha ringraziato la Presidente della commissione consiliare Legalità Chiara Penna “che ha portato a compimento un percorso che ricolloca l’amministrazione carceraria nell’alveo di quelle azioni che il Comune si sta prodigando di portare avanti per contribuire a migliorare la tutela dei diritti umani nella nostra città”.
Sul punto si è registrato, inoltre, l’intervento del consigliere Francesco Luberto che ha evidenziato come si sia arrivati alla discussione sull’argomento “in modo divisivo e non, come sarebbe stato auspicabile, in maniera armonica ed unanime”.
Alla consigliera Penna, Luberto ha chiesto “di interrogarsi su come conduce i lavori, perché ha espresso considerazioni personali che non hanno attinenza con il nostro ruolo di consiglieri”. Ed ha poi preannunciato voto favorevole.
Il regolamento sull’istituzione e la disciplina del garante delle persone private della libertà personale ha, quindi, superato l’esame dell’aula consiliare con 20 voti a favore e l’astensione di tre consiglieri della minoranza (Michelangelo Spataro, Giuseppe D’Ippolito e Ivana Lucanto).
Si è poi passati alla discussione del Regolamento per la costituzione della Consulta Intercultura, introdotta dalla consigliera comunale Alessandra Bresciani che ha sottolineato come il regolamento sia stato il frutto di un percorso condiviso a seguito “di frequenti incontri organizzati con i rappresentanti delle comunità straniere presenti sul territorio cosentino. Abbiamo provato a confrontarci nel tentativo di offrire soluzioni ai problemi dell’intera comunità, allo scopo di favorire i processi di integrazione e coesione sociale. L’inclusione culturale – ha aggiunto Bresciani -è un percorso che riguarda ogni cittadino e richiede, pertanto, la partecipazione di tutti.
Auspichiamo che la nuova Consulta possa collaborare concretamente con l’Amministrazione comunale e non solo. È necessario, infatti, chiamare in causa le scuole di ogni ordine e grado e altre strutture amministrative. La Consulta – ha proseguito Alessandra Bresciani -promuove e gestisce iniziative pubbliche di natura culturale, sociale, ricreativa e sportiva, con l’obiettivo di divulgare e cercare di risolvere le problematiche dei migranti e della loro integrazione nel nostro Paese” Bresciani ha evidenziato, inoltre, che “è fondamentale avviare la creazione di una rete di relazioni e di collaborazioni con i soggetti, pubblici e privati, che sul territorio si occupano, a vario titolo, di immigrazione e integrazione. Si dovrà avviare insieme una collaborazione in grado di costruire un percorso partecipativo e delle progettualità comuni, in funzione di una integrazione sostanziale che coinvolga e veda protagonisti sia i cittadini stranieri, sia quelli italiani. La Consulta esercita funzioni consultive. Integrazione e Intercultura sono i temi dominanti che interessano e intersecano trasversalmente molti ambiti di intervento”. Per la consigliera Bresciani la Consulta dovrà conoscere il funzionamento dell’Amministrazione comunale e del contesto normativo che più direttamente interessa i cittadini stranieri residenti. A sua volta la comunità locale dovrà conoscere la Consulta, il suo ruolo e le sue finalità. Bresciani ha, inoltre, ricordato che “il Consiglio d’Europa e le sue città partner hanno sviluppato e validato un approccio interculturale all’integrazione e all’inclusione, che permette alle città di cogliere i benefici e ridurre i rischi legati alla mobilità umana e alla diversità culturale. A molti anni dall’inizio di questo lavoro, è sempre più evidente che la diversità, quando è riconosciuta e gestita come una risorsa, produce risultati positivi in termini di creatività, benessere e sviluppo economico. La Consulta Intercultura è, da oggi – ha concluso Alessandra Bresciani – uno strumento a disposizione dell’Amministrazione per applicare il modello di integrazione e inclusione interculturale. Facciamone buon uso”. Il regolamento è stato poi approvato all’unanimità.
Si è poi passati all’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Il punto è stato illustrato dal consigliere comunale Raffaele Fuorivia, delegato del Sindaco Franz Caruso ai Tributi e alla Riscossione.
“Obiettivo del regolamento – ha sottolineato Fuorivia – è quello di eliminare il contenzioso enorme e le controversie che i cittadini hanno con il Comune. Il contenzioso tributario ha, infatti, assunto dimensioni devastanti. Approvando questo strumento – ha aggiunto – noi oggi facciamo una cosa buona”. Fuorivia ha poi colto l’occasione, essendo quello odierno l’ultimo consiglio comunale prima delle festività pasquali, per augurare a tutti i cittadini e ai consiglieri comunali, alla Giunta ed al Sindaco gli auguri di una Pasqua serena insieme alle rispettive famiglie.
Il regolamento è stato poi approvato all’unanimità.
Su iniziativa del consigliere comunale Giuseppe d’Ippolito l’aula ha poi accolto la sua richiesta di rinvio, per un approfondimento in commissione, della discussione dell’ordine del giorno concernente la proposta di un fondo di aiuti dedicato alla messa in sicurezza della viabilità del centro storico, in risposta agli eventuali eventi atmosferici con allerta arancione. Il rinvio è stato accordato all’unanimità.
La successiva discussione sul regolamento per l’arredo urbano e il decoro della città di Cosenza è stata introdotta dall’Assessore all’urbanistica Giuseppina Incarnato.
“E’ questo – ha detto Incarnato – il regolamento che disciplina le modalità di occupazione del suolo pubblico. Arriva da diverse sollecitazioni, anche con una consultazione degli ordini professionali a cominciare dall’ordine degli architetti, ed il risultato al quale si è pervenuti viene fuori da uno studio delle circostanze di fatto in cui si trova la città. Nel periodo del Covid ed in quello post pandemico – ha detto ancora l’Assessore all’urbanistica – abbiamo assistito alle proroghe del Governo che hanno consentito le autorizzazioni semplificate”. Con estrema chiarezza Giuseppina Incarnato ha affermato che “la semplificazione non deve confondersi con le occupazioni irregolari che pregiudicano la leale concorrenza, la legalità ed il decoro urbano. Questo regolamento vuole puntare – ha aggiunto Incarnato – al recupero del senso comune dello spazio pubblico che è patrimonio disponibile a tutti, spazio comune di vivibilità e che deve migliorare il benessere e la qualità dello spazio urbano. I punti che riteniamo fondamentali e che abbiamo inserito in questo importante strumento – ha aggiunto l’Assessore Incarnato – muovono anzitutto dalla necessità di garantire la sicurezza. Per questo abbiamo fatto nostri anche alcuni accorgimenti che sono stati suggeriti dai Vigili del Fuoco. D’ora in avanti – questo il monito di Incarnato – non sarà più possibile occupare uno spazio comune senza tenere in considerazione il passaggio dei mezzi di soccorso come ambulanze, vigili del fuoco, ecc”. Per l’assessore all’urbanistica di Palazzo dei Bruzi il regolamento garantisce anche migliori condizioni di accessibilità “anche per le persone con ridotte capacità motorie che devono potersi muovere negli spazi e poter accedere agevolmente in condizioni di autonomia”. Il regolamento introduce inoltre delle precise responsabilità e una particolare cura per gli spazi in concessione. A questo proposito l’Assessore all’urbanistica ha sottolineato che “i concessionari dovranno garantire la pulizia degli spazi e la manutenzione degli spazi in concessione, impegnandosi, altresì, ad adottare misure idonee a contenere eventuali fenomeni di degrado e disturbo della quiete pubblica e privata”. Una regolamentazione speciale è stata prevista nel regolamento per l’area pedonale su cui insiste il MAB “che va vissuto – ha detto Incarnato nella sua illustrazione – come bellezza quotidiana. A questo proposito abbiamo previsto che ci sia, per le strutture esterne ai locali, una distanza di almeno 3 metri dalle statue ed anche dalle panchine pubbliche. L’occupazione, inoltre, sarà proporzionale allo spazio interno del locale, in modo da non pregiudicare la libera concorrenza. Le strutture apposte dovranno essere leggere e facilmente amovibili. E’ stata ancora aggiunta la possibilità di presentare da parte dei commercianti dei progetti condivisi in modo da regolare in modo più solidale lo spazio a loro disposizione. Prevista anche una migliore fruizione degli spazi per i pedoni che non saranno più costretti a slalom per le vie della città”. L’Assessore Incarnato non ha rinunciato ad innovare anche la procedura per l’ottenimento dei permessi attraverso il rilascio di un Qr code che consentirà ai vigili urbani di essere agevolati nelle operazioni di controllo. “Ci sarà, infine – ha detto Incarnato – un canale unico di richiesta che, attraverso la presentazione delle istanze on line, metterà fine alla confusione tra settore urbanistica ed attività produttive dando impulso ad un’istruttoria congiunta”. Il regolamento ha riservato un’attenzione particolare anche alle villette pubbliche e ai giardini pubblici occupati da gazebo e impianti, per evitare danni agli spazi verdi. “Insomma – ha concluso Giuseppina Incarnato – il regolamento è uno strumento essenziale per la pianificazione degli spazi”.
Subito dopo è intervenuto il Presidente della commissione consiliare urbanistica Francesco Turco che ha ringraziato l’assessore Incarnato e il collega Antonello Costanzo e tutta la commissione consiliare per il percorso condiviso. Ringraziamenti da parte di Turco anche agli uffici ed al dirigente del settore Urbanistica Giuseppe Bruno. Quindi, Turco ha proposto un emendamento, stralciando il comma 4 dell’articolo 22 del regolamento. “Rientrare la sera gli arredi – ha precisato Turco – è di difficile attuazione. Ribadisco che il regolamento è frutto di condivisone, ma non è detto che sia perfetto”. E ha chiesto se nella fase attuativa sia possibile integrarlo o renderlo suscettibile di modifiche in corso d’opera sulla base delle esigenze che interverranno.
Nel successivo intervento, il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe D’Ippolito ha ringraziato l’Assessore Incarnato “per il metodo adoperato e per aver colto le sollecitazioni della minoranza, favorendo la discussione in commissione anche prima dell’approvazione in giunta”. Qualche rilievo D’Ippolito lo ha manifestato sulla questione dei tributi da corrispondere, soprattutto se rapportata alla situazione delle casse comunali, e sul rapporto, a volte sproporzionato, tra lo spazio interno dei locali e la superficie occupata all’esterno. Quindi ha illustrato la sua posizione di astensione, con l’impegno di rivederla se, “all’atto pratico, da qui a 90 giorni, si registreranno modifiche od integrazioni”.
Voto di astensione è stato preannunciato anche dal consigliere Michelangelo Spataro
che ha riconosciuto al regolamento il suo carattere di “strumento importante e di necessità fondamentale”. Quindi Spataro ha invocato “qualche aggiustamento, sperando che le cose possano essere modificate”.
Sul punto, si è poi registrato l’intervento della consigliera Bianca Rende.
“Questa pratica – ha detto – oggi sta passando in sordina, mentre meriterebbe un dibattito più approfondito. Il commercio è cruciale nella nostra città – ha aggiunto Rende – Con il collega di gruppo Luberto pensiamo che non sia ancora matura la votazione, perché è mancato il confronto con i commercianti ed il metodo non è stato quello della partecipazione. Anche se ci è stato spiegato che c’è stata una interlocuzione con gli organismi intermedi, il confronto non è stato aperto e reso pubblico. Ritengo, invece, che vadano interpellati i singoli commercianti. Se la Consulta per il commercio fosse operativa sarebbe diverso, ma ad oggi non lo è. E’ come se ci fosse un senso di sfiducia e di distanza, tanto è vero che le adesioni a tutt’oggi sono ferme a 10. A nostro avviso – ha aggiunto Bianca Rende – questa distanza deve accorciarsi e la partecipazione può diventare un alleato. Il regolamento sul decoro urbano non può essere solo un atto normativo, ma deve diventare anche credibile, operativo e attendibile. Il regolamento esisteva, ma le regole non sono state fatte osservare. Ci sono in città dehors che hanno occupato persino i portici e che superano di almeno 5 volte le dimensioni del locale. Non voglio criminalizzare nessuno, né l’Amministrazione, né i commercianti. Bisogna, però, perseguire gli abusivi per privilegiare le attività che rispettano le regole. Il nostro atteggiamento deve essere anche quello di perseguire chi non fa proprio l’istanza di occupazione del suolo. Sono pochissimi coloro che chiedono l’autorizzazione. Avevamo chiesto al Comandante della Polizia Municipale degli interventi di controllo a campione, ma sappiamo bene che è una questione di personale che manca.
Occorre, dunque, premiare i commercianti onesti che vogliono contribuire alla rinascita civica ed economica della città. Il regolamento merita di essere discusso con i commercianti, per conciliare le esigenze dell’economia con il decoro. Abbiamo bisogno di recuperare un rapporto umano con i commercianti e i residenti. Ad oggi non ci sentiamo di approvarlo. E pertanto ci asteniamo”.
Sull’argomento è poi intervenuto il Sindaco Franz Caruso che ha ritenuto la seduta del consiglio particolarmente positiva “perché – ha spiegato il primo cittadino – si è parlato di diritti, partendo da quelli dei detenuti per arrivare a quelli dei cittadini, passando, con la costituzione della Consulta per l’Intercultura, ai diritti di tutte le presenze che ci sono in città che non sono soltanto quelle nazionali , ma che sono anche europee ed internazionali, che meritano di essere ascoltate e coinvolte nelle loro legittime aspettative. L’ultima parte che riguarda, invece, l’approvazione del regolamento credo che sia quella tra le più significative per la vita della nostra comunità per le ragioni espresse da tutti i consiglieri”. Il Sindaco ha poi ringraziato l’Assessore Incarnato per il lavoro svolto, insieme a quello del Presidente della commissione urbanistica Francesco Turco, del consigliere Antonello Costanzo, ma anche dei consiglieri della commissione e di tutto il Consiglio. Franz Caruso ha sottolineato “l’importanza di pervenire oggi all’approvazione del regolamento. Poi l’esperienza sul campo porterà a delle migliorie di questo strumento grazie al contributo che tutti i consiglieri daranno in questa direzione. Finalmente si disciplina quello che è stato non un abuso, ma una disponibilità che la legge nazionale, proprio in virtù del Covid ha consentito ai nostri commercianti di allargarsi, in alcuni casi anche oltre quelle che erano le disposizioni legislative, per superare il momento di difficoltà e disagio che c’è stato in tutto il Paese. Oggi con il regolamento – ha aggiunto Franz Caruso – si ritorna a delle regole e anche per quanto riguarda la proporzione tra spazi interni e spazi esterni, nel regolamento è prevista. E’ impensabile che il cittadino non possa godere degli spazi pubblici perché invaso dalle presenze dei commercianti. C’è bisogno di condivisione. Non dobbiamo condividere solo le esigenze di una categoria, ma dobbiamo condividere le esigenze di una città e quelle soprattutto di far rispettare delle regole. Fare questo significa avere la partecipazione e la condivisione di tutta la città, non solo di un settore al quale guardiamo con grande interesse perché quello del commercio è un settore vitale per la nostra città, ma i commercianti devono sapere che non ci sono privilegi particolari, ma che ci sono delle regole e che vanno rispettate”. Quindi il Sindaco Franz Caruso ha risposto alla consigliera Rende sull’inerzia dei controlli, “dovuta purtroppo – ha spiegato il primo cittadino – all’assenza di personale. In alcuni casi sarebbe bastato poco, anche un segnale e un controllo a campione. Sarebbe bastato poco per capire una situazione che è sotto gli occhi di tutti e che come cittadini viviamo tutti. Oggi è importante approvare il regolamento per dire alla città che ci sono le regole e noi le facciamo rispettare perché è compito di tutti quanti noi. Non è solo un’azione della maggioranza. La città è di tutti i cittadini. Apprezzo molto lo spirito con cui si è sviluppato il dibattito su questo punto. E’ un segnale di grande maturità e responsabilità di tutto il consiglio ripetto ad una prospettiva di miglioramento delle condizioni della nostra città. Il decoro della città è fondamentale perché una città intanto è accogliente e attrattiva se si presenta in un certo modo. Se questo lo facciamo in tutti i settori della nostra vita e noi ce la stiamo mettendo tutta, soprattutto per il decoro urbano, non mancheranno le occasioni per chiedere ai cittadini la partecipazione al rispetto dell’immagine della nostra città. Credo che questo è il compito primario che abbiamo come amministratori e lo abbiamo tutti quanti insieme”. Subito dopo è stato messo ai voti ed approvato l’emendamento al regolamento presentato dal consigliere Francesco Turco, Presidente della commissione urbanistica.
Apprezzamento sull’intervento del Sindaco è stato poi espresso, in sede di dichiarazioni di voto, dal consigliere Michelangelo Spataro. “E’ questo – ha detto Spataro – uno strumento di cui si avvertiva la necessità. Sono felicissimo che da domani ci saranno le regole. Ci aspettiamo che da domani ci siano dei provvedimenti e che si torni nell’alveo della legalità e delle regole che sono state scritte”.
Una riflessione, stimolata dall’intervento del Sindaco Franz Caruso, è venuta, sempre in dichiarazioni di voto, dal consigliere Giuseppe D’ippolito. “Uno degli elementi su cui si basa una città è il suo controllo urbanistico e il suo sviluppo”. D’Ippolito ha rimarcato che “mentre nel centro città esistono difficoltà, anche in ragione del numero delle attività commerciali presenti, in altri punti si assiste all’occupazione di marciapiedi in maniera eccessiva. Proprio per dare un segnale, rinnoviamo – ha concluso D’Ippolito – l’impegno a tornare in commissione da qui a 60 giorni per capire lo sviluppo e nel frattempo ci asteniamo”.
E’ intervenuto di nuovo, anche se brevemente, il consigliere Turco che ha chiesto di attendere, per testare l’andamento del regolamento, fino a dopo l’estate.
Quindi, il consigliere Luberto ha spiegato le ragioni della sua astensione.
“Non credo sia più – ha detto – il tempo di tornare al passato. In vari ambiti abbiamo sollecitato un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione. Capiamo la carenza di personale e apprezziamo l’intervento del Sindaco sui controlli a campione. Noi siamo a favore del regolamento e delle regole da rispettare da parte di tutti, però il regolamento – ha aggiunto Luberto – deve essere riempito di credibilità politica. Non ostacoleremo l’approvazione di questa pratica. Se i controlli non sono stati fatti, non si recepiscono gli indirizzi. Siamo per la partecipazione dei commercianti: ritenevamo necessario che ci fossero perché chi più di loro può segnalare le esigenze?”
Sulla questione specifica si è registrato nuovamente l’intervento del Sindaco Franz Caruso. “Non abbiamo mai formulato la verifica a campione, ma riconosco che nelle funzioni di consigliere, come ha fatto Bianca Rende, si sollecitasse il responsabile della Polizia Municipale ad effettuare questo tipo di verifica che non è stata fatta, ma si poteva fare, nonostante la carenza di personale ormai endemica nel nostro Ente. Un’assenza strutturale di forze che possono mettere in piedi quelle attività di controllo che sono necessarie perché le regole siano rispettate. Mi auguro che nell’immediato futuro si arrivi a disporre di forza lavoro da destinare a questo tipo di attività”. Sul confronto con i commercianti sul regolamento il Sindaco ha detto che “c’è stato. Non è stato fatto con i singoli commercianti perché sarebbe impossibile e non ne usciremmo mai, ma l’interlocuzione, come ha ricordato l’Assessore Incarnato, è stata fatta con gli enti intermedi e i rappresentanti di categoria che hanno dato l’assenso e un contributo per modificare alcuni punti del regolamento per arrivare alla condivisione complessiva dello strumento che noi oggi portiamo all’approvazione dell’aula. C’è stato, pertanto, il coinvolgimento che non impedisce di addivenire ad un miglioramento in base alle sollecitazioni e ai suggerimenti che arriveranno in commissione da parte dei singoli consiglieri perché tutto è perfettibile”. Il Sindaco in conclusione ha espresso apprezzamento per quello che è stato fatto ed anche per l’atteggiamento costruttivo della minoranza”. La città soffre di alcune negatività e abbiamo il dovere di dare soluzioni ai problemi e di superarle. Vogliamo migliorare la nostra città affinché torni ad essere quel che è stata in passato, da tutti i punti di vista. La prima cosa è il decoro urbano. Il bene della città passa per il rispetto della città stessa”. Il regolamento è stato poi approvato con 5 astensioni che hanno riguardato il voto dei consiglieri D’Ippolito, Lucanto, Spataro, Rende e Luberto.
Subito dopo si è passati alla discussione dell’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Bianca Rende Sindaca e concernente i disservizi della tratta ferroviaria che congiunge l’area urbana da Paola a Cosenza, integrato con la discussione sul servizio “Al Volo” gestito dall’Amaco, che collega il capoluogo con l’aeroporto di Lamezia Terme e che è a rischio soppressione. La discussione sull’argomento si è conclusa con l’approvazione di un documento che è stata la risultante della convergenza in un unico testo della mozione del gruppo Bianca Rende Sindaca della quale era stata data lettura dalla stessa consigliera Rende, con la riformulazione proposta dal gruppo del PD ed illustrata in aula dal capogruppo Francesco Alimena.
Quasi in chiusura di dibattito è intervenuto nuovamente il Sindaco Franz Caruso per esprimere apprezzamento per l’iniziativa della consigliera Bianca Rende. “Ha posto un problema – ha detto Franz Caruso – che non è solo rilevante per il disagio creato, ma che è politicamente rilevante perché la città capoluogo assume un ruolo che va al di là dell’area urbana e che coinvolge un territorio molto più vasto. La città capoluogo – ha aggiunto il primo cittadino – non si occupa di interessi egoistici del proprio territorio, ma va ben oltre. In assenza di un’istituzione che si occupi di un territorio così vasto, avere sensibilità rispetto a queste problematiche, significa assegnare alla città di Cosenza la funzione di punto di riferimento fondamentale di un’area che ha bisogno di riferimenti certi a tutela delle proprie esigenze. Sono questi – ha aggiunto Franz Caruso – temi che gettano le basi per un’azione politica di grande responsabilità che riguarda una collettività estesa a tutta la provincia. Il ruolo che la città deve esercitare corrisponde ad una visione che è quella di renderci partecipi di uno sviluppo di un’area molto più vasta. Cosenza deve tornare a svolgere – ha concluso il Sindaco – questo ruolo politico importante nel quale è racchiusa una vera e propria azione di rilancio di tutto il territorio regionale”. Ed il Sindaco ha ringraziato il Consiglio comunale per l’attribuzione “a rappresentare questo vasto territorio”. Il documento è stato, infine approvato, con la sola astensione dei consiglieri D’Ippolito, Lucanto e Spataro.
Infine, come ultimo punto all’ordine del giorno, il Consiglio ha approvato, dopo la relazione introduttiva dell’Assessore all’urbanistica Giuseppina Incarnato, il regolamento degli impianti pubblicitari a Led che consente di adeguarsi ai tempi e di sostituire la pubblicità cartacea. Anche in questo caso l’approvazione è intervenuta con le astensioni dei consiglieri D’Ippolito, Lucanto e Spataro.