Detenzione di armi senza alcuna cautela. Questa l’accusa da cui è stata assolta l’imputata F.G. di Mirto Crosia per la quale la Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto dall’Avv. Provino Meles, all’esito dell’udienza tenutasi il 26 ottobre scorso ha annullato la sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Castrovillari.
La vicenda risale al 2018, quando i Carabinieri della Stazione di Mirto Crosia, a seguito di controlli presso l’abitazione della donna, rinvenivano delle armi detenute senza alcuna custodia. Nel corso della perquisizione, infatti, non era emersa la presenza di una cassetta di sicurezza o di un armadio metallico per la custodia delle armi, tra l’altro rinvenute in luoghi frequentati anche da minori.
Avverso la condanna inferta dal Tribunale di Castrovillari, la difesa ha proposto ricorso per Cassazione basato su tre ampi ed articolati motivi per i quali ha chiesto l’annullamento della condanna e la restituzione delle armi sequestrate. Ricorso che la Suprema Corte di Cassazione ha accolto disponendo in conformità.