“I pini abbattuti dal sindaco Manna erano stati piantumati circa 47 anni fa, peraltro da amministratori universalmente riconosciuti anche per la competenza in materia. Hanno resistito alle intemperie perché, sino al 2013, sono stati curati e potati amorevolmente ed a dovere. Cura e potature colpevolmente assenti da ben nove anni. Successivamente, oltre alle migliaia e migliaia di altre essenze, i pini sono stati messi a dimora in via Repaci e sulla ex 19 bis, nel tratto che costeggia i campi da tennis in entrambi i lati, per proseguire i filari con uniformità, alberi parimenti non curati da 9 anni. Corre l’obbligo di notare che gli esemplari abbattuti sono ‘Pinus Pinea’, una bellissima essenza molto diffusa a Roma, a Napoli ed in tutto il Mezzogiorno, dove tranquillamente e splendidamente vegeta, impreziosendo con il suo fascino il paesaggio, perché sapientemente curata. Pertanto, prima di parlare del passato, soprattutto in questa materia, bisognerebbe quantomeno seguire un corso accelerato di botanica. Con riferimento alla scelta di sostituire i “Pinea” con il leccio, bisogna tener presente che il leccio è una bellissima pianta, inavvicinabile in versione adulta perché costosissima, per la sua crescita estremamente lenta. Mettendo a dimora lecci giovanissimi, per le anzidette ragioni finanziarie, i filari saranno goduti dai nostri pronipoti. A proposito di lecci, che si provveda a sfoltire il magnifico esemplare piantumato nei pressi del Ponte ‘Giacomantonio‘, che invoca un po’ di cura da ben 9 anni. E sarebbe il caso di finirla di insolentire il glorioso passato della città, che meriterebbe quantomeno riferimenti affettuosi per il grande patrimonio arboreo di cui è stata dotata la nostra bella Rende, costruita dalla amministrazioni riformiste. Questa adesione del Sindaco di Rende e dei suoi imprudenti sostenitori alla ‘cancel culture’, serve evidentemente ad alzare cortine fumogene sulla inconcludenza di questa amministrazione comunale, che poco o nulla ha prodotto in ben 3.285 giorni e che sa soltanto balbettare il solito mantra che ‘la colpa è sempre degli altri’”.
E’ quanto si legge in una nota della Federazione Riformista di Rende.