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Lamezia Terme, presentato il libro ‘Occhiu alla sanità’: “Dopo 15 anni di fallimento della misura, il governo cancelli il Piano di rientro”

Da 15 anni le burocrazie dei ministeri dell’Economia e della Salute governano il Servizio sanitario della Calabria, che ad oggi ha una pessima rete dell’assistenza ospedaliera, disegnata in maniera del tutto illogica e incomprensibile, insieme a un’assistenza territoriale monca e inadeguata, intanto a causa delle tremende ristrettezze finanziarie e della frequente disorganizzazione sul piano dirigenziale.

Così, nel pomeriggio di mercoledì 10 dicembre, il giornalista Emiliano Morrone ha fotografato nel Chiostro di San Domenico, a Lamezia Terme, lo stato del Servizio sanitario calabrese durante la presentazione del suo libro “Occhiu alla sanità”, edito da Falco, inchiesta sui problemi strutturali, sui paradossi e sulle esigenze che lo riguardano. 

Secondo l’autore, non è sufficiente che la sanità della Calabria esca, come ora si dice, dal regime commissariale, ma è indispensabile che non sia più sottoposta al Piano di rientro dai disavanzi, basato sull’assurdo presupposto che bisogna tagliare la spesa pubblica per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. Per questo, ha significato Morrone, è indispensabile che ci sia una presa di contezza e coscienza da parte dei cittadini, purtroppo sempre più rassegnati e lontani dalle dinamiche pubbliche a causa delle imposizioni e dei condizionamenti del sistema capitalistico. A suo avviso, poi, la politica dovrebbe smettere di recitare il pirandelliano «giuoco delle parti» e convergere sull’obiettivo, inevitabilmente politico, della cancellazione del Piano di rientro. È una meta raggiungibile, ha chiarito Morrone, considerato che la Calabria ha nel complesso, da oltre 25 anni, ricevuto molte meno risorse dal Fondo sanitario nazionale, in virtù di un criterio profondamente iniquo di ripartizione che, avendo sottratto alle regioni meridionali svariati miliardi di euro, è la causa principale del Piano di rientro; causa ancora più pesante delle infiltrazioni criminali e degli sprechi, che comunque sono innegabili. 

Nel volume sono raccontati in dettaglio gli effetti concreti determinati dai tagli lineari imposti alla Calabria sulla base delle regole di tenuta del sistema dell’euro. Inoltre, nel volume si mette pesantemente in discussione l’obbligo del pareggio di bilancio per la spesa sanitaria; contraddetto in punto di diritto, come chiarì il compianto giurista ed ex ministro del Tesoro Giuseppe Guarino, e – ha peraltro osservato Morrone – contraddetto dall’attuale possibilità di deficit per il riarmo. 

Alla presentazione di “Occhiu alla sanità”, con domande incalzanti moderata dal giornalista del “Corriere della Calabria” Danilo Monteleone, è intervenuta Doris Lo Moro, ultimo – in ordine di tempo – assessore alla Sanità della Regione Calabria. Lo Moro ha accusato una costante incapacità di programmazione e di spesa nell’ambito sanitario regionale e obiettato il ricorso a una comunicazione propagandistica e perfino cinematografica da parte del commissario governativo, Roberto Occhiuto, a fronte di una condizione disastrosa della sanità calabrese, con i nuovi ospedali ancora da costruire da quasi 20 anni. Il docente di Lettere Giovani Iaquinta ha ricordato quanto il tema della sanità sia politico e dunque debba essere affrontato con impegno e fermezza al di fuori di schemi burocratici. L’editore Michele Falco ha riassunto il contenuto e il valore del testo di Morrone, che «rifugge dallo schema usuale della faziosità, per aprire gli occhi sulle aberrazioni del sistema sanitario e soprattutto sulla strada da seguire, l’unità generale per la cancellazione del Piano di rientro». Rosa Tavella, ex consigliera regionale della Calabria, ha parlato della necessità, in tempi pericolosi di autonomia differenziata, di ricentralizzare la potestà legislativa e la gestione della sanità, restituendole allo Stato. I medici Saverio Ferrari e Cesare Perri hanno testimoniato, rispettivamente, le difficoltà del sistema regionale dell’emergenza-urgenza e il caos che negli anni si è registrato nell’ambito dell’assistenza psichiatrica. Felice Lentidoro, segretario regionale di Cittadinanzattiva Calabria, ha rimarcato l’esigenza di indirizzare verso una meta costruttiva e concreta la rabbia per l’insufficiente tutela, in Calabria, del diritto alla salute. 

È stata dunque una presentazione molto partecipata, con un dibattito serrato e propositivo; con l’idea, condivisa, che il governo debba a questo punto cancellare il Piano di rientro, avendo messo i cittadini calabresi nella condizione di pagare la sanità per ben tre volte e senza servizi, garanzie e prospettive.

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