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Lamezia, tavolo tecnico tra IC ‘Gatti-Manzoni-Augruso’ e Comune: focus su sicurezza e gestione di alcuni plessi periferici

“Gestire la complessità della nuova scuola con spirito di squadra e di confronto, in sinergia con le istituzione e con le risorse umane e professionali che, avario titolo, ci aiutano a portare avanti la mission scolastica”.

E’ l’auspicio espresso dalla dirigente scolastica dell’IC Gatti-Manzoni-Augruso, Antonella Mongiardo, in occasione del tavolo tecnico tenutosi stamattina nell’ufficio di presidenza, al quale hanno presenziato il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, gli assessori alla cultura e ai servizi sociali, rispettivamente, Annalisa Spinelli e Antoinette Rizzo, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ing. Pasqualino Nicotera , il geometra Lucchino, il direttore dei Servizi generali e amministrativi della gatti-Manzoni Anna Leonardis, la vicepreside Angelina Materasso e l’ing. Giovanni De vito, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della scuola.

Durante l’incontro, svoltosi nella sede Manzoni di via Ferlaino, sono stati affrontati dai rappresentanti istituzionali diversi aspetti della vita scolastica, riguardanti soprattutto la sicurezza e la gestione di alcuni plessi periferici che presentano criticità legate al difficile contesto socio-culturale e alle emergenze educative a cui la scuola deve dare risposte, anche in collaborazione con le associazioni sociali operanti sul territorio.

Tra i punti all’ordine del giorno, la proposta di dismissione di una sede, che attualmente ospita due pluriclassi, per esigenze di riqualificazione scolastica e urbana che rendono necessario al comune reperire delle strutture idonee tra gli immobili di propria competenza.

La Preside Mongiardo, la DSGA Leonardis e la vicepreside Materasso, nel manifestare il proprio parere favorevole alla restituzione del plesso all’ente comunale, hanno quindi affrontato con i rappresentanti dell’amministrazione l’aspetto del trasferimento delle classi in altra sede della scuola, per trovare una soluzione ottimale dal puto di vista logistico e del trasporto.

Nel corso della interlocuzione, si è dedicata particolare attenzione all’integrazione scolastica degli alunni di etnia rom, inquadrata in un più ampio programma di rigenerazione urbana e integrazione sociale di alcuni quartieri periferici della città.

In conclusione dei lavori, i presenti hanno sottolineato l’importanza di questi incontri e il valore della vicinanza tra le istituzioni in direzione della formazione dei giovani, soprattutto nei territori caratterizzati da emergenze educative.

Un’altra emergenza attenzionata dalla scuola in questa fase di avvio dell’anno scolastico è la somministrazione di farmaci salvavita in orario scolastico, per diversi alunni affetti da allergie e patologie importanti. Nei giorni scorsi, la scuola ha riavviato il protocollo adottato in coerenza delle linee guida nazionali, che prevede una formazione obbligatoria del personale scolastico, all’interno del quale vengono poi individuate le disponibilità alla somministrazione.

Nell’ambito del collegio dei docenti del 2 ottobre, tenutosi nel teatro Costabile, la dottoressa Patrizia Scardamaglia si è offerta, a titolo volontario e gratuito, per tenere un momento formativo e informativo per gli insegnanti su come operare in caso di crisi allergica o epilettica, spiegando praticamente, con il supporto di slide e filmati, come si somministrano i farmaci Adrenalina e Buccolam.

“La somministrazione dei farmaci salvavita in orario scolastico– dice la dirigente Mongiardo- riguarda due fondamentali diritti della persona sanciti dalla Costituzione, il diritto alla salute (art. 32) e il diritto allo studio (artt. 3, 33 e 34). Si tratta di gestire in modo efficace uno degli aspetti più delicati della vita scolastica che, in mancanza di una normativa univoca e di una letteratura giurisprudenziale in materia, pone in capo alla scuola una gravosa responsabilità, cioè somministrare, su richiesta dei genitori e presentazione di documentazione sanitaria, farmaci salvavita a studenti affetti da patologia acute in situazioni di emergenza. Il punto spinoso della questione è la necessità di conciliare il dovere di vigilanza, protezione e cura degli studenti da parte della scuola con la non obbligatorietà alla somministrazione da parte del personale scolastico, che, tuttavia, è tenuto a soccorrere in maniera tempestiva gli studenti in caso di necessità”.

“Nella nostra scuola – riferisce- vi sono diversi allievi che necessitano di farmaci salvavita, anche in orario scolastico. Per questo abbiamo adottato un protocollo per la formazione del personale scolastico, che, grazie alla formazione ora vive questa problematica con meno disagio e timore”.

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