«La situazione della provincia di Catanzaro è tutto fuochè semplice, su di noi pesa infatti un disavanzo la cui dimensione è pari a 44 milioni di euro».
A parlare è Fernando Sinopoli, presidente facente funzioni della Provincia, che in considerazione di scelte compiute dell’ente intermedio in ordine al proprio funzionamento e che saranno illustrate a breve, ha ritenuto di rendere pubblico lo stato dell’arte con riferimento alle azioni portate a termine ed ai percorsi intrapresi per il risanamento finanziario della Provincia.
Per il Presidente Sinopoli «il piano di riequilibrio finanziario predisposto ha una durata di 20 anni ed è attualmente in attesa di essere licenziato dalla Corte dei Conti, nelle more di questo percorso siamo comunque riusciti a garantire il pagamento degli stipendi mediante l’utilizzo di risorse vincolate, fondi che dovranno – ovviamente – essere ricostituiti.
Per affrontare questa difficile situazione nell’immediatezza del mio insediamento – aggiunge Sinopoli – ho incontrato il Prefetto di Catanzaro, dott.sa Cucinotta, che ringrazio per la profonda sensibilità istituzionale dimostrata.
Al Prefetto ho chiesto di avviare una interlocuzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per velocizzare il saldo del fondo sperimentale di riequilibrio per il 2021, parliamo di risorse pari a 2 milioni e 200mila euro.
Cosi come ho rappresentato la necessità di un interessamento istituzionale in ordine alle valutazioni che devono essere espresse dalla Corte dei Conti e che riguardano la possibilità di immettere nel nostro bilancio 3milioni e 500mila euro del fondo di rotazione.
Occorre tenere presente – prosegue Sinopoli – che la Provincia di Catanzaro attende, come altre Province in dissesto o pre dissesto, la convocazione a breve della Conferenza Stato-Città per la definizione dei criteri per la ripartizione dei 30 milioni per il 2022 e 15 per il 2023 di fondi nazionali messi a disposizione dal Governo proprio per affrontare queste situazioni di difficoltà.
La nostra provincia dovrebbe ricevere – anticipa Sinopoli – risorse stimabili in circa 5 milioni di euro.
Non va dimenticato – continua ancora Sinopoli – che la Provincia concorrendo alle azioni di riduzione del debito pubblico nazionale registra di conseguenza difficoltà sulla parte delle spese correnti, ed è questa la ragione per la quale abbiamo chiesto lo sblocco del Fondo RCA, si tratta di risorse che spettano all’ente intermedio catanzarese e significherebbero un ulteriore aiuto di circa 6 milioni di euro.
Come è facile intuire dalla scelte e dai numeri – conclude Sinopoli – le azioni intraprese sono decisive per ricostituire una piena funzionalità dell’ente e – soprattutto – garantire con più efficienza e tempestività servizi ai cittadini.
Ed è, quest’ultima circostanza, essenziale allo stesso tempo per irrobustire le capacità economico-finanziare della Provincia, faccio un solo esempio che riguarda l’ufficio concessioni che ha un arretrato di 2.500 domande da evadere, un arretrato che causa disagi ai richiedenti e determina ritardi nella percezione di risorse economiche».