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Comitato Pescatori Calabria: “Un cambio di rotta per valorizzare il mare e far decollare il distretto ittico”

Come “Comitato Pescatori Calabria”, in occasione della giornata mondiale del mare, “abbiamo condiviso l’assunzione di responsabilità per aver esercitato, spesso, uno sforzo di pesca eccessivo per l’ambiente marino. Certo come settore pesca abbiamo le nostre responsabilità. Tuttavia, considerato che siamo nell’ambito della programmazione UE 2021/2027, – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Calabria – una domanda sorge spontanea: ma gli strumenti dell’Unione europea, con le importanti risorse a disposizione della Regione e con i Comuni costieri fra i primi ad essere candidati a utilizzarli (FEAMPA, ed in particolare FLAG ora GAL Pesca), hanno prodotto sviluppo e occupazione? Sono stati utilizzati in “modalità inter-settoriale” in linea con la PCP? Sono stati redatti Piani di gestione compatibili con le risorse dei nostri mari? Certamente apprezzamenti vanno a quei sindaci virtuosi che hanno ottimizzato gli strumenti UE gestiti dalla Regione per mettere in sicurezza la fascia costiera e tutelare l’economia ittica locale. Condividiamo l’impegno per il rispetto dell’ambiente marino ed, in particolare, la salvaguardia della fascia costiera che per noi, da tanti anni, è considerata come l’estensione del territorio prima del mare vero e proprio. Ambiente marino fragile, – continua Salvatore Martilotti – devastato negli ultimi decenni per l’eccessiva urbanizzazione della costa, per l’eccessivo inquinamento costiero causati dalla mancanza di depuratori veri, ma anche pesticidi utilizzati in agricoltura che inevitabilmente finiscono in mare e provocano disastri nella fascia costiera. E poi che dire delle attività di ricerche in tutti questi anni nel golfo di Taranto e nei mari calabresi? Abbiamo l’impressione che dopo lo scampato pericolo delle trivelle e della fortuna di qualche protagonista, tutto si è fermato. In questa fase molto delicata con un settore pesca in difficoltà per l’economia ittica e la fascia costiera auspichiamo che si individui una strategia per la ripartenza con un progetto complessivo per organizzare lo sviluppo futuro. A parere del “Comitato Pescatori Calabria” in particolare, qui a Corigliano Rossano, un’area fortemente dipendente dall’attività di pesca, non è più rinviabile da parte del Comune organizzare un tavolo di ascolto, costituire la “Consulta del mare” non solo per raccogliere pareri e proposte delle parti sociali ed economiche, ma “insieme” programmare lo sviluppo dell’economia costiera in linea con la programmazione dell’Unione europea 2021/2027. Ma anche pensare a programmare interventi strutturali per meglio organizzare e far ripartire una costola importante dell’economia locale con una riorganizzazione complessiva del mercato ittico per portare al decollo il ”Distretto ittico di Schiavonea” compreso l’organizzazione dei servizi per un approdo pesca di stampo comunitario nell’ambito della seconda darsena del grande porto del “vuoto e del silenzio”. Con un Comune con gli indicatori economico-sociali più rilevanti del settore pesca in Calabria,- conclude Salvatore Martilotti – si dovrebbe rivendicare la guida, nell’ambito del “GAL PESCA IONIO” (Gruppo di azione locale della pesca Calabria Jonica) per invertire rotta e rendere operative le politiche di sviluppo con le risorse fino ad oggi “scippate” al nostro territorio in una logica di sviluppo inter-settoriale fra pesca, turismo e ambiente per nuove opportunità occupazionali valorizzando le risorse del mare, la fascia costiera e l’economia ittica con al centro una categoria, i pescatori e le loro micro-imprese di pesca, fortemente radicate sull’intero litorale della Sibaritide”.

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