“Venite pure avanti, voi, con il naso corto, signore imbellettate, io più non vi sopporto infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio, perché con questa spada vi uccido quando voglio...” (Francesco Guccini, Cirano -
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Contrasto alla violenza di genere, Lomonaco: “Discussione avvenga negli spazi democratici deputati”

“I centri antiviolenza hanno costituito nel tempo un prezioso punto di riferimento per le donne, per le loro famiglie e per la crescita culturale di una società troppo spesso priva di anticorpi per affrontare la complessità di una tematica tanto delicata. È, altresì, vero che l’importante opera che fin qui hanno compiuto è stata possibile grazie all’impegno ed all’abnegazione di chi tenacemente ha creduto in un modello di sviluppo sociale che facesse rete per le donne e con le donne. Ecco perché non possiamo che condividere e sostenere le proposte del Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e del Presidente della terza commissione Pasqualina Straface. È, infatti, innegabile che detto modello sociale costruito con impegno, dedizione e sacrificio, affinché funzioni e sopravviva abbia bisogno di essere sistematizzato attraverso una legge. Pertanto, è condivisibile ciò che Staface e Mancuso propongono e cioè che la discussione inizi in quegli spazi democratici deputati ad essa, come la commissione consiliare regionale. Ciò al fine di consentire di addivenire ad una proposta organica e blindata alla quale ognuno, in base alle proprie prerogative ed esperienze, dia un concreto contributo. L’Ufficio che mi onoro di rappresentare si rende disponibile a fare la sua parte affinché dalla Calabria parta un segnale forte contro ogni forma di violenza di genere”.

Lo afferma Antonio Lomonaco, Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.

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