Per l’ennesima volta dobbiamo denunciare l’indifferenza, la sottovalutazione e la miopia di quanti, pur potendo e dovendo essere protagonisti attivi, nulla stanno facendo per impedire che la Next Elettronica di Piano Lago, prima ed unica esperienza di Workers buyout in Calabria, fallisca, lasciando per strada i 16 soci lavoratori che pure tanto avevano creduto e investito nel progetto.
Come Fiom Cgil, da sempre al loro fianco, è da oltre un mese che stiamo sollecitando la Regione Calabria, che pure aveva assunto un ruolo attivo e positivo, affinché venga riconvocato il Tavolo con tutti i soggetti (CFI, Legacoop, sindacato) per verificare definitivamente gli impegni assunti e finora inevasi, alla luce dell’opportunità lavorativa prospettata e messa a rischio da comportamenti incomprensibili. Ai lavoratori – soci rinnoviamo la nostra vicinanza e volontà di intraprendere tutte le iniziative di relazione e di lotta per ottenere il Tavolo e costringere, è il caso di dirlo, i soci pubblici e le loro rappresentanze a determinarsi coerentemente con la loro missione che non è e non può essere, quella di certificare la conclusione di una esperienza a solo danno dei lavoratori e delle risorse pubbliche.
Il Workers buyout può e deve essere, anche in Calabria, uno strumento positivo di politica industriale se ognuno fa la propria parte.
Facciamo appello al senso di responsabilità affinché venga urgentemente convocato il Tavolo per valorizzare ogni opportunità, piccola o grande che sia, che pur si è presentata e che non può essere sciupata per negligenza o altro”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale Fiom Cgil Calabria, Umberto Calabrone.