“Il Governo non ha ancora pubblicato il decreto attuativo per il credito di Imposta a favore delle imprese che hanno attivato impianti fotovoltaici”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, candidato al collegio plurinominale della Camera per Fratelli d’Italia.
“Le imprese nel Sud Italia – dice Antoniozzi – hanno in corso svariati investimenti avendo utilizzato forme di sostegno e contributo quali “Impresa Sud” e “4.0”. Queste misure di sostegno sono esplicati in “credito di Imposta” per cui vi accedono solo imprese virtuose che producono e quindi “pagano tasse”.
Diverse imprese del Sud hanno programmato gli investimenti di ammodernamento miglioramento ed efficientamento del processo produttivo pensando all’utilizzazione di questi strumenti – prosegue Antoniozzi – ma, purtroppo, rispetto alle più varie interpretazioni avute in passato, si è definitivamente chiarito (chiarimenti agenzia delle entrate) che la realizzazione di impianti di auto produzione energia (fotovoltaico) non rientrano negli investimenti ammissibili di queste due opportunità.
Con l’avvento della crisi energetica, probabilmente sarebbe stato più utile, veloce ed operativo, al fine di migliorare l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, far rientrare gli impianti fotovoltaici in questi strumenti, invece è stato emanato un decreto, poi convertito in legge, che consente il sostegno di finanza per impianti di autoproduzione, il decreto è di marzo scorso, la conversione in legge di aprile ma oggi, settembre, non abbiamo ancora l’operatività attuativa, le imprese sono pronte, le bollette salgono ma tutto tace:
Con la legge nr. 34/2022 del 27 apr 2022 (conv. D.L. 17/2022 del 1 mar 2022), art. 14, comma 2, alle imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia-prosegue la nota – volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, (anche tramite la realizzazione di sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici) fino al 30 novembre 2023 è attribuito un contributo sotto forma di credito d’imposta, nel limite di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, nella misura massima consentita dal regolamento (UE) n. 651/2014.
Dal sito istituzionale del Governo – dice l’esponente di Fratelli d’Italia – ‘attuazione del programma’ rileviamo che la scadenza entro cui emanare il decreto attuativo era fissata all’ 1/5/2022 e che il provvedimento attuativo è stato adottato in data 30/07/2022, ad oggi però non è disponibile il testo del provvedimento attuativo in quanto non ancora pubblicat
Chiediamo al governo in carica – conclude Alfredo Antoniozzi – di pubblicare il provvedimento attuativo in un momento di grande emergenza energetica per le imprese, che rischiano di avere pesanti conseguenze a causa dell’aumento spropositato delle bollette, con perdite di posti di lavoro “.