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Misiti (M5S): “L’importanza della politica”

“Perché la politica è della politica, e la politica di oggi non è politica che soddisfa i cittadini? Perché si rimpiange sempre la politica di “una volta” e chi ha preceduto i politici di oggi, e non si è mai soddisfatti di quello che si ottiene oggi e in particolare chi fa politica oggi? Quanto è importante l’ideologia e quanta di essa governa i comportamenti di chi oggi si definisce politico. Ho sempre ritenuto, grazie alle conoscenze dovute ai miei studi classici, che la politica fosse quella di Aristotele: “La politica è il fine della vita etica. La vita associata è un’esigenza naturale degli uomini: infatti, per Aristotele, l’uomo è come un animale politico (zoòn politikòn), diversamente dalle bestie o dalle divinità che possono vivere isolate. Ma l’etica aristotelica si divide in due tipologie: la virtù di tipo morale e la virtù intellettuale”. Quale deve essere l’etica del politico? Cos’ è il codice etico e quanto ad esso, aggiornato nei tempi, il politico si dovrebbe attenere. Perché si fugge dal pensiero del fare politica giustificandosi con il dire che la politica di oggi è impraticabile ed inutile? Il perché dell’astensionismo e dei numeri che questo rappresenterà potrebbe essere la lettura di chi ha progettualità ed in essa investe? Ci sono mille e più perplessità legate alla lontananza della politica dai problemi del quotidiano, non sono di oggi i problemi legati al lavoro, alla sanità alle tasse ad un domani cui la dignità dell’essere umano è molto spesso poco considerata. Ci sono categorie completamente dimenticate, a partire dai giovani studenti, sia delle superiori che delle università, considerati poco da chi ha dimenticato che in questi luoghi la formazione ed il confronto di sensibilità diverse aiuta a forgiare gli uomini e le donne del domani, domani che è già oggi. E ancora: artigiani, operai, muratori, contadini, e chi è, ancora, succube del caporalato e oppresso dalla necessità di un lavoro, spesso sottopagato, gestito da chi è ostensore di potenza e di denaro, ma povero di spirito e di umanità. Molti di questi pensano che la politica sia un qualcosa di inutile, che sia legata alla soddisfazione e all’ostentazione di un titolo che genera ulteriori divisioni e classi sociali. La politica, a mio avviso, non dovrebbe metter l’io al centro dei discorsi ma il noi, (anche questa sembra una frase fatta che viene ripetuta forse anche troppo spesso). Penso, anche, che per avere l’onere di rappresentare in sede governativa problematiche e cercare soluzioni si debba essere rappresentanti di un gruppo di persone, di una categoria che crede nel rappresentante e nelle sue capacità di testimonianza e soluzione dei problemi. Il vecchio sistema viene riproposto da coloro che, in modo, anche, inconcepibile, ricreano dualismi tra una destra e sinistra che di fatto è privo di soluzioni; percorsi in cui non ci sono idee e si rincorrono i messaggi di una politica ricca di slogan e povera di contenuti al cui quotidiano nessuno più crede. In questo panorama c’è una forza politica che ha creduto nel cambiamento e lo ha portato nei palazzi, di certo la storia nel bene e/o nel male ne farà cenno. Ma anche questa forza politica è vittima e lo sarà ancora di più se non si partecipa ai percorsi politici, se si farà vincere l’idea che l’astensionismo è un’espressione di un pensiero negativo. Il primo passo per la partecipazione alla vita sociale di comunità è l’esercizio del diritto al voto. Il non voto, l’astenersi dal sostegno di un percorso politico di chi rappresenta, giovani, artigiani, professionisti, imprenditori, impiegati; il non volere ricordare che in momenti difficili, come mai avuti negli ultimi decenni, e che ha visto il rappresentante di una forza politica come tutore di tutti i cittadini in Italia e all’estero, significa dare la possibilità agli stessi di sempre di privarti della libertà della dignità, soltanto con cuore e coraggio si può stare dalla parte giusta e il movimento 5 stelle con i suoi candidati dà a tutti questa possibilità”.

Così in una nota Massimo Misiti, coordinatore regionale M5S Calabria.

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