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Elezioni politiche, mal di pancia in casa Lega: la segreteria chiede ai “suoi” consiglieri regionali 5mila euro per la campagna elettorale

Un contributo di 5mila euro da ogni consigliere regionale della Lega per finanziare le prossime elezioni politiche. E’ la richiesta partita, secondo quanto riportato dal Gazzettino, la settimana scorsa dalla segreteria federale e indirizzata ai vari capigruppo territoriali. 

Una iniziativa che ha impensierito non poco i consiglieri regionali, soprattutto quelli veneti. Il malumore all’interno del Consiglio regionale serpeggia per questa iniziativa che pare non abbia precedenti e che rischia di creare polemiche. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti conferma all’ANSA che l’indicazione telefonica ai capogruppo è stata effettivamente data.

“I consiglieri regionali non solo hanno versato delle quote per la campagna delle regionali, ma ognuno di noi si e’ pagato la propria, noi non abbiamo collegi blindati e sicuri”. Lo dice all’ANSA il consigliere regionale del Veneto Fabrizio Boron sulla richiesta che sarebbe giunta dalla segreteria federale di contribuire con 5mila euro alla campagna elettorale per le politiche. 

Boron dice di non aver ricevuto nessuna comunicazione diretta ma che la voce sta circolando da giorni tra gli ambienti del Carroccio veneto, creando non pochi malumori. “Probabilmente – spiega – se ne parlerà domani nella seduta del consiglio regionale”. Boron chiarisce le differenze: “per le politiche e’ diverso che per noi, ognuno puo’ stare bello seduto e aspettare l’elezione”. L’opinione e’ lapidaria: “e io dovrei anche pagargliela?”.

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Ma il versamento sarebbe una “erogazione liberale” e “non una imposizione”, spiega all’ANSA il capogruppo leghista in Consiglio, Roberto Anelli: “Chi vuole puo’ aiutare il partito a finanziare la campagna elettorale” ma alla chiamata “se uno risponde bene altrimenti va bene lo stesso” e, “nel momento in cui ci fossero malumori, un consigliere e’ libero di non versare”. Tanto che, osserva, “alcuni hanno versato, altri no”. Per Anelli, “è normale che quando chiedi quattrini non faccia piacerissimo, ma nel partito siamo abituati così'”. Dalla segreteria del partito “ci hanno semplicemente detto che la campagna avra’ dei costi e hanno chiesto di contribuire” ma “non e’ una novita’: Il partito conta sul contributo dei gruppi regionali”.

In Calabria, il gruppo regionale è formata da Pietro Raso, Filippo Mancuso (che è presidente del Consiglio regionale), Simona Loizzo e Giuseppe Gelardi. Daranno “manforte” alla causa leghista?

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