“Gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari si ripercuotono negativamente anche sulla qualità del vitto dei Carabinieri. Ciò spiega le numerose segnalazioni giunte in queste settimane a UNARMA sulla qualità scadente dei pasti erogati al personale dell’Arma.
Per prassi, i contratti per il servizio di catering, nonché le convenzioni con gli esercizi di ristorazione sul territorio nazionale, sono stipulati prima che inizi l’anno e pertanto non sono coerenti con l’attuale aumento dell’inflazione e non considerano l’attuale crisi dei beni alimentari che il Paese sta attraversando. Considerata questa situazione le società interessate, per onorare gli accordi sul servizio di ristorazione e garantirsi comunque il giusto livello di redditività, sono costrette ad abbassare allora la qualità dei prodotti che utilizzano, determinando un peggioramento delle pietanze da servire ai Carabinieri. Ecco perché l’associazione nazionale sindacale dell’Arma dei carabinieri, UNARMA, partendo da una riflessione socioeconomica, propone delle soluzioni che tutelino il personale garantendo il diritto al fabbisogno alimentare”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa del sindacato UNARMA.