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Amministrative 2022, Antimafia: in Calabria sono 2 i candidati “impresentabili”

Diciotto candidati alle prossime amministrative sono risultati impresentabili: si tratta di due calabresi, due pugliesi, cinque laziali, un friulano, due campani, quattro siciliani, un veneto e un emiliano. E’ quanto emerge dall‘esame delle liste elettorali effettuato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha riguardato 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L’Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia. In 14 Regioni.

La Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19782 nominativi. 

“Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Acri (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) e j), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di MAIORANO Luigi, per la lista «PINO CAPALBO SINDACO», che sostiene il candidato Sindaco Pino CAPALBO. Nei confronti del candidato è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio, dal GUP del Tribunale di Catanzaro per il delitto di cui all’articolo 317 c.p. (concussione) aggravato ex art. 416 bis.1 cp. (aggravante mafiosa) con prossima udienza fissata per il 7 luglio 2022

Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Belvedere Marittimo (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera g), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di CARROZZINO Carmelina, per la lista « NITI PER BELVEDERE», che sostiene il candidato Sindaco Maria Rachele FILICETTI. Nei confronti della candidata, risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Cosenza in data 13 dicembre 2019, per il delitto di cui agli artt. 110 cp. e 12 quinquies della Legge n. 356/92 (ora 512 bis cp.) (fraudolento trasferimento di valori) con prossima udienza fissata per il 14 luglio 2022”.

Il senatore Nicola Morra, Presidente della commissione antimafia ringrazia per la straordinaria collaborazione i Tribunali, le Corti d’appello e le Procure per il lavoro fornito, elogiando in particolare però i consulenti e gli archivisti della commissione cui va un ringraziamento speciale per come hanno lavorato dimostrando abnegazione e senso del dovere assolutamente encomiabili.

“Il numero appena indicato è il frutto delle verifiche effettuate grazie alle prescrizioni del codice etico che questa Commissione si è dato nel rispetto degli elettori. Voglio ricordare – precisa il Presidente della Commissione parlamentare antimafia – che questo codice di autoregolamentazione è stato votato da tutta la Commissione ed è rappresentativo di tutti i partiti che l’hanno scritto e votato.

Certo, ci saremmo aspettati ben più collaborazione dai partiti che – ricorda Morra – non hanno facilitato queste verifiche, in quanto avrebbero potuto inviare prima gli elenchi dei candidati e darci il tempo utile per fare le verifiche in tempi ragionevoli. Ci siamo dovuti affidare al duro lavoro degli uffici giudiziari, che seppur con organici spesso deficitari sono riusciti ad inviarci i nominativi con non poche difficoltà. Successivamente la Procura Nazionale Antimafia ha fatto un ulteriore lavoro in tempi assai celeri, lasciandoci infine l’onere di approfondire e perfezionare tutte le verifiche per offrire ai cittadini la possibilità di scegliere con consapevolezza».

Si spera – conclude Morra – che per la prossima tornata elettorale i partiti, tutti, forniscano ai cittadini liste senza “impresentabili” facilitandoci il lavoro nei controlli preventivi sui candidati”.

In questa tornata elettorale la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19782 nominativi, un numero record di candidati verificati, con un incremento del 65% circa rispetto alla precedente tornata elettorale.

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