Un incontro partecipatissimo e particolarmente sentito quello che il Festival Leggere&Scrivere ha voluto dedicare al poliedrico Mango, scomparso quasi 8 anni fa. Nello spazio “Ammirà” di Palazzo Gagliardi, ospite della manifestazione la moglie del compianto cantautore italiano, Laura Valente che – con Rino Putrino e Vittorio Pio – ha voluto ricordare e condividere con tutti i presenti il talento letterario del marito, certamente meno noto rispetto a quello musicale ma, comunque, eccezionale. Infatti, nell’ambito del Festival, sono stati Emilio Stagliano e Giorgia Ballanti a “prestare” la propria voce per leggere alcune toccanti poesie tratte da tre libri inediti firmati proprio da Pino Mango.
Quello di questa sera è stato un viaggio tra canzoni e sentimenti, emozioni e sensazioni, un’esperienza di “quell’amore invisibile” che ancora continua a vivere e a superare qualsiasi barriera dello spazio e del tempo. Non solo 40 anni di carriera e 22 dischi all’attivo a sottolineare il talento dell’artista lucano, ma anche tante, tante poesie. E tanto, tanto amore. Amore per la famiglia, amore per la sua terra e per le sue origini, per la sua arte.
Una Laura Valente tanto emozionata quanto orgogliosa di aver condiviso quella parte, più intima e quasi inedita, dell’animo di suo marito. Una moglie che, attraverso il racconto di aneddoti e di scene di vita familiare, ricorda costantemente Pino Mango e riempie il cuore di tutti mantenendo sempre viva la sua memoria. Al termine dell’incontro, una pioggia di applausi è stata tributata al cantautore italiano che, domani 6 novembre, avrebbe compiuto 68 anni.
Nella giornata odierna, l’ultima del Festival, a partire da questo pomeriggio, ospiti anche Luigi La Rosa che, conversando con Anna Mallamo, ha presentato “Nel furor delle tempeste. Breve vita di Vincenzo Bellini”. Giulia Pollice (soprano) ed Aurelio Pollice (pianoforte), nell’occasione, hanno eseguito arie d’opera, con cui hanno allietato ed emozionato il pubblico presente.
Chiara Marasco ha dialogato con Alessandro Zaccuri, autore di “Poco a me stesso”, libro candidato al Premio Strega 2022. Ancora, Gaja Cenciarelli – introdotta da Raffaele Suppa – ha presentato “Domani interrogo”, ambientato nella periferia della capitale ed, in contemporanea, Piera Carlomagno, in conversazione con Caterina Villì, ha dilettato il pubblico con la presentazione del suo “Il taglio freddo della luna”.
A seguire “Storie d’Italia. Vite straordinarie che raccontano un Paese meraviglioso” dell’autore Massimo Cannoletta che ha conversato con Lionella Maria Morano e Rosario Varì e la presentazione del volume “Stampa ed editoria in Calabria e a Monteleone” con Gilberto Floriani e Foca Accetta, moderati nel dialogo da Stefano Mandarano. La vita e le opere di Saverio Strati, in occasione della riedizione dei suoi romanzi, sono state oggetto del dialogo di Gianluca Macrì con Palma Comandè, scrittrice, nipote e biografa del grande scrittore calabrese.
In serata, a far calare il sipario su questa edizione della manifestazione l’intenso spettacolo di Mauro Ermanno Giovanardi, uno degli autori di maggiore spessore della musica italiana, che in “Un po’ d’amore” ha ridisegnato in trio acustico il percorso artistico della sua carriera, creando in sala partecipazione e coinvolgimento.
Si chiude così, tra gli applausi, la decima edizione del Festival Leggere&Scrivere che, anche quest’anno, si è rivelato – per tutta Vibo Valentia – evento di grande successo ed occasione unica per far sì che la cultura sia elemento fondamentale da promuovere, in tutte le sue forme, affinché possa essere davvero accessibile a tutti.