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Condominio Mediterraneo, l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria per nove mesi centro di ricerca e produzione

Nove mesi di intenso lavoro, collaborazione, scambio di idee e, soprattutto, di arte pura. L’Accademia di Belle Arti da oggi e sino a Marzo 2026, sarà un centro di ricerca e produzione di “situazioni” che indagano il processo performativo come qualità dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea che si esplicano attraverso le diverse nomenclature: ambientale, relazionale, partecipativo. E’ stato presentato questa mattina nell’Aula Magna dell’AbaRC, il progetto di produzione di Visual & Perfoming Arts “Condominio Mediterraneo” di cui è soggetto capofila l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

“Un altro importante lavoro che l’Accademia reggina porta avanti grazie anche alla sinergia con l’Accademia di Catanzaro con la quale, oramai da anni, abbiamo aperto un dialogo volto alla ricerca artistica – afferma il direttore Piero Sacchetti -. Il progetto di produzione Visual & Perfoming Arts coinvolge ben 11 istituzioni nazionali e prevede la realizzazione di due piani di lavoro specifici: uno è Condominio Mediterraneo che rientra nel Progetto PNRR Performing PRMG e l’altro è sul cinema dove saranno unite le nostre professionalità e quelle di Catanzaro. Sono certo che sarà una bellissima esperienza per i nostri studenti e per la città”.

Pienamente d’accordo il professore e responsabile scientifico Marcello Francolini che aggiunge: ” Il fulcro del progetto è di creare una comunione tra artisti e studenti per liberare il potenziale artistico, estetico dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. E’ un progetto particolare che da un alto si pone come indagine sui processi performativi nell’arte contemporanea del XXI secolo, dall’altro tenta di restringere la descrizione nell’ambito culturale del Mediterraneo. Ma non sarà solo un progetto di indagine, anzi vuole essere un processo relazionale: l’Accademia, per 9 mesi, si trasformerà in un centro di produzione di ricerca e, da Giugno a Novembre prossimo, si svolgeranno 4 workshop con artisti di fama internazionale che sono Giulia Piscitelli, Adrian Paci a Settembre, Romina de Novellis ad Ottobre e Michele di Stefano a Novembre. Il frutto di questo ampio lavoro sarà montato in una esposizione finale”.

Ad aprire oggi il primo workshop e si concluderà sabato, l’artista napoletana Giulia Piscitelli che con gli studenti ha iniziato “un lavoro collettivo perché oggi, la cosa più difficile per gli artisti è lavorare insieme e non poteva esserci occasione migliore di questa per affrontare un tema delicato e importante quale il Mediterraneo con il suo passato, la sua storia, le sue guerre. I ragazzi devono conoscere se stessi e sapere che il loro territorio è ricchissimo. Bisogna sempre partire dalle proprie origini perché solo se conosci le tue ricchezze, puoi essere universale. Il consiglio che do sempre ai giovani è di conoscere bene il proprio territorio per aprirsi”.

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