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Dalla neurologia dell’onestà all’uso della realtà virtuale immersiva come strumento di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso: a Gerace l’evento conclusivo del progetto eHONESTY

“La realtà virtuale immersiva (IVR) offre una forte immersione che simula esperienze reali, permettendo di studiare in laboratorio, in maniera etica, sicura, e realistica, scenari sociali complessi come la criminalità e le decisioni morali. Combinando l’IVR con registrazioni neurali e fisiologiche, è possibile esaminare le basi cognitive ed emotive degli atteggiamenti impliciti e le reazioni a vari contesti, superando le limitazioni delle misurazioni dirette, come quelle relative all’omertà verso la mafia. Inoltre, quando incorporano corpi virtuali diversi dal proprio, le persone possono immedesimarsi con gli stessi assumendone atteggiamenti e comportamenti. Questo “effetto Proteo” può favorire processi prosociali, come l’assistenza al prossimo, l’empatia e la riduzione di pregiudizi”. È quanto afferma il neurologo Salvatore Maria Aglioti in merito al progetto europeo eHONESTY – incentrato sulla realtà virtuale immersiva come strumento neuro-psicologico per l’educazione sociale e il contrasto alle mafie – che si chiuderà a Gerace nella settimana da martedì 7 maggio a venerdì 10 maggio.
Aglioti è Direttore del laboratorio di Neuroscienze Sociali alla Sapienza e della linea Neuroscienze e Società all’Istituto Italiano di Tecnologia. Negli ultimi 5 anni si è dedicato allo studio della relazione tra corpo e fenomeni mentali complessi, inclusa l’onestà, utilizzando fondi europei destinati ai Grant ERC Advanced.
L’iniziativa, proposta dalla vicepresidente della commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, Amalia Bruni, ha il patrocinio gratuito del Consiglio regionale della Calabria e della Città Metropolitana.
“I progetti presentati dal prof. Aglioti forniscono il quadro di una ricerca estremamente avanzata di grande potenziale applicativo potendo contribuire alla comprensione di fenomeni complessi come quello della criminalità e dell’impatto che la stessa ha sulla collettività – afferma la consigliera regionale Amalia Bruni -. Si tratta di studi autorevoli capaci di una notevole ricaduta sul nostro territorio: l’attenzione a questo lavoro dimostra come la nostra regione abbia intenzione di puntare su una cultura della legalità, a partire dai più giovani e realizzando una solida rete sociale”.
Gli eventi sono organizzati dal laboratorio CoSAN Sapienza Università di Roma e dalla linea Neuroscience and Society Center for Life Nano&Neuro-Science, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Segnaliamo in particolare due appuntamenti. Martedì 7 maggio – nella Sala dell’Arazzo di Gerace – ha l’incontro sul tema: “Le neuroscienze al servizio della società: dalla Neurologia dell’Onestà all’uso della realtà virtuale immersiva come strumento di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso”. È dedicato alla trattazione del tema della ricerca scientifica riguardante onestà e corruzione e alla descrizione dei progetti futuri da effettuare in primo luogo in 5 regioni meridionali (Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Campania) e, a seguire, nel resto della nazione. Verranno discusse le possibili implicazioni delle nuove tecnologie, in particolare la realtà virtuale immersiva, per il contrasto all’illegalità.
Mercoledì 8 maggio – nella sede del Comune di Gerace – il convegno su “La realtà virtuale immersiva come strumento neuro-psicologico per l’educazione sociale e il contrasto alle mafie”, dedicato alle possibili implicazioni delle nuove tecnologie, in particolare la realtà virtuale immersiva, per il contrasto all’illegalità. Saranno previste dimostrazioni pratiche basate su utilizzo di caschetti per la realtà virtuale immersiva. Anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, l’evento è aperto al corpo studentesco di Istituti secondari superiori.

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