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A Locri il 6 aprile la giornata di studi sul tema “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici”

Passare dalle ricorrenze ai fatti e, soprattutto, all’azione. È questo l’obiettivo della giornata di studi sul tema “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici”: un approfondimento tecnico-scientifico sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia curato da Elena Trunfio e Michelangelo Pugliese.

L’iniziativa, in programma al Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri per sabato 6 aprile con inizio alle ore 15:00, è promossa dalla Direzione Regionale Musei Calabria – guidata dal Direttore Filippo Demma – dall’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e dall’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Reggio Calabria e gode del patrocinio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria, dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dalla Regione Calabria, AIAPP – Associazione italiana architettura del paesaggio, dalla Biennale dello Stretto e dalla Federazione regionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Calabria, dal Comune di Locri e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria.

Oltre alla riflessione teorica, in questo primo incontro sarà presentato il progetto generale, gli obiettivi fissati e si procederà con la sottoscrizione ufficiale dell’accordo di valorizzazione per la formazione, la valorizzazione, la gestione e la manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. A firmarlo saranno i referenti e i responsabili: il Direttore Demma per conto della Direzione regionale Musei Calabria, l’architetto Ilario Tassone per l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Reggio Calabria e il dottor Antonino Sgrò per l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Reggio Calabria.

Le parti si impegnano a collaborare in attività culturali, di ricerca, di formazione e divulgazione rivolte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Museo e del Parco Archeologico Nazionale di Locri. A tal scopo concordano di condividere iniziative indirizzate allo sviluppo di nuovi progetti nel campo della ricerca, della promozione di studi e ricerche, di percorsi di formazione professionale.

«La Direzione Regionale Musei Calabria – ha commentato il direttore Demma – si apre così alle collaborazioni con gli ordini professionali, ragionando sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia, attraverso i contributi di studiosi, enti e tecnici del settore che praticano e sostengono le attività di ricerca nell’ambito del progetto di tutela, innovazione e gestione della componente paesaggistica all’interno dei parchi».

«Il protocollo d’intesa tra gli ordini professionali e il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri – ha affermato, invece, il presidente Ilario Tassone – sancisce l’avvio di un percorso formativo e culturale di alto profilo, tra più istituzioni, con declinazioni non solo di carattere locale. Non si tratta di condividere le buone pratiche che singolarmente e quotidianamente mettiamo in atto, si tratta di creare nuove interazioni multidisciplinari e connessioni tra i diversi saperi. Un percorso ben definito che ha l’ambizione di essere concreto e virtuoso. L’obiettivo è di mettere in scena il “paesaggio archeologico” tramite nuovi modelli di fruizione e valorizzazione con ricadute formative oltre che sui nostri professionisti anche e soprattutto sull’intera società civile e sulle nuove generazioni».

«I Parchi Archeologici, il Paesaggio, così come il verde urbano – ha commentato, infine, il Presidente Sgrò – diventano metafora dell’etica pubblica, con una necessaria rivisitazione delle pratiche di cura e gestione, nonché di progettazione, verso una maggiore consapevolezza morale ed inclusività, che mettono in rete competenze specifiche e multidisciplinarità sinergiche. I Professionisti, Agronomi e Forestali così come gli Architetti e Paesaggisti, nello svolgimento delle loro mansioni, sono i principali interpreti di tali cambiamenti e riconoscono una fondamentale evoluzione e responsabilità degli impegni umani verso la salvaguardia degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi. La sottoscrizione della convenzione impegna le nostre categorie professionali a rivolgere, costantemente e coerentemente con le nostre competenze ed il nostro ruolo istituzionale, un supporto alla valorizzazione, gestione e manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri».

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