Con un incontro che si terrà giovedì 23 novembre alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca De Nava, prendono avvio le manifestazioni di approfondimento che il Sodalizio reggino si propone di organizzare per ricordare la figura di Giuseppe De Nava, l’uomo politico reggino più influente e importante che Reggio Calabria abbia mai avuto nei tempi moderni, nel centenario della morte avvenuta a Roma il 27 febbraio 1924 per una neoplasia all’addome. Si tratta di un primo incontro, propedeutico alla figura dell’uomo politico reggino dedicato all’analisi della monografia, la sola, dedicata a De Nava e tuttora imprescindibile, di Italo Falcomatà, “Giuseppe De Nava/ Un conservatore riformista meridionale” che consentirà una disamina puntuale dell’operato dell’uomo politico che fu Ministro del Commercio, Industria e Lavoro nel governo Boselli nel 1916, Ministro dei Trasporti (Governo Orlando), dei Lavori Pubblici (I Governo Nitti), delle Finanze (II Governo Nitti) e infine del Tesoro (Governo Bonomi) fin quasi alle soglie della guida del Governo nazionale che Vittorio Emanuele III voleva assegnargli dopo le dimissioni del I Governo Facta ottenendone una rinuncia forse anche per le difficili condizioni di salute. A parlare di De Nava e del saggio di Falcomatà il prof. Giuseppe Caridi, storico e Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria che ha concesso il patrocinio all’iniziativa e il Prof. Anronino Romeo, storico Deputato della Deputazione. Introdurrà e condurrà il Dott. Fabio Arichetta, Responsabile del Centro Studio “Rosario Romeo” di Anassilaos. “Reggio Calabria al tempo di Giuseppe de Nava” sarà poi il tema conduttore di una serie di incontri e manifestazioni dedicate alla storia politica reggina e ai suoi più eminenti personaggi tra Ottocento e primi decenni del ‘900, all’ architettura reggina, alla vita sociale, culturale e religiosa della città con una mostra a lui dedicata in quella Biblioteca “Pietro De Nava” che un anno prima della sua scomparsa (10 maggio 1923) egli per testamento aveva lasciato alla Città “Lego e lascio l’edificio ad uso di biblioteca esistente in contrada Santa Lucia… alla mia diletta città di Reggio a condizione che accetti di conservarne la destinazione in Biblioteca col titolo che ha, e che deve rimanere immutato, di Biblioteca Pietro De Nava a ricordo dell’amato mio fratello Pietro”.
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Reggio, la figura di Giuseppe De Nava secondo Italo Falcomatà: se ne discute il 23 novembre
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