Si chiama “L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane” (Cronopio) ed è il saggio che Lucia Tozzi presenterà lunedì 25 settembre, alle 18, negli spazi del Bistrot Antica Salumeria Telesio, nel cuore del centro storico bruzio.
A dialogare con l’autrice Enzo Paolini, Eugenio Muzzillo, Domenico Passarelli e Massimo Veltri. L’ingresso è libero. Continuano, così, gli appuntamenti della Fondazione Premio Sila.
Il volume in questione riguarda, come anticipa il titolo, la città di Milano che, fino a dieci anni fa, era vista come una città produttiva, elegante, ma grigia. Poi, con l’Expo2015, ha assunto l’immagine di una metropoli splendente e attrattiva. Il passaggio però non è la conseguenza di una trasformazione oggettiva ma, all’opposto, è la metamorfosi fisica a essere effetto di una campagna di marketing senza precedenti, il cui successo è stato ottenuto spostando le risorse materiali e intellettuali destinate alla produzione di cultura, ricerca, servizi di welfare verso la produzione dell’immagine di una metropoli globale del lusso. L’aspetto più perturbante dell’intero processo è il ruolo giocato dalla finanza, impegnata in una doppia missione: concentrazione della ricchezza attraverso la privatizzazione della città pubblica, dei suoi spazi e delle sue istituzioni sociali e culturali; cattura o neutralizzazione delle forze che potrebbero produrre attrito nel sistema e lotta alle disuguaglianze.