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Approvato dalla Giunta comunale di Cassano il protocollo d’intesa con ANPI sezione di Castrovillari

La giunta comunale, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianni Papasso, vista la comunicazione pervenuta da parte dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Sezione di Castrovillari, con la quale presentava proposta di adesione nonché “Protocollo di Intesa” finalizzato a promuovere la diffusione di “buone pratiche” in atto presso l’Amministrazione pubblica e nel sistema delle Autonomie, che applichino concretamente l’indirizzo democratico e antifascista della Costituzione Italiana, ha deliberato di approvare il protocollo di intesa con l’ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – sezione di Castrovillari, autorizzando il Sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente Locale, alla sottoscrizione e ad apportare eventuali modifiche e/o integrazioni formali, non sostanziali, allo schema di Protocollo approvato che si rendessero necessarie e opportune in fase di stipula, nel rispetto dei principi della presente deliberazione e di quelli statali e regionali di riferimento.

La motivazione che ha supportato l’adesione al Protocollo d’Intesa con l’ANPI, sono stati gli scopi statutari dell’associazione: riunire in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d’Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo; valorizzare in campo nazionale ed internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i Caduti e perpetuarne la memoria; far valere e difendere il diritto acquisito dei partigiani di partecipare allo sviluppo morale e materiale del Paese; tutelare l’onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione; mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi; adottare forme di assistenza atte a recare aiuti materiali e morali ai soci, alle famiglie dei Caduti e di coloro che hanno sofferto nella lotta contro il fascismo; promuovere studi intesi a mettere in rilievo l’importanza della guerra partigiana ai fini del riscatto del Paese dalla servitù tedesca e delle riconquiste della libertà; promuovere eventuali iniziative di lavoro, educazione e qualificazione professionale, che si propongano fini di progresso democratico della società; battersi affinché i principi informatori della Guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni; concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli; dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione. L’organo esecutivo, pertanto, ritenuta la proposta medesima meritevole di accoglimento, ha approvato l’atto deliberativo, dichiarandolo immediatamente eseguibile.

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