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Dolore e dignità: successo a Catanzaro per il congresso su terapia del dolore e cure palliative

Due giornate intense, oltre cento partecipanti tra medici e operatori sanitari, decine di interventi di alto profilo. Il Congresso regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative, tenutosi il 20 e 21 giugno a Catanzaro, ha rappresentato un vero momento di svolta e confronto multidisciplinare sul futuro dell’assistenza al paziente fragile, nel rispetto della Legge 38/2010.
Responsabili scientifici del congresso sono stati il dottor Pietro Maglio, direttore dell’Unità Operativa di Terapia del Dolore, e il dottor Roberto Squillace, direttore dell’Unità Operativa di Cure Palliative dell’AOU “Renato Dulbecco”. Un’iniziativa fortemente voluta dal management aziendale, in particolare dalla commissaria straordinaria dottoressa Simona Carbone, con il pieno coinvolgimento del mondo accademico e ospedaliero della città.
Presenti i vertici delle strutture sanitarie regionali e universitarie: tra questi, la direttrice del Dipartimento Onco-ematologico Maria Concetta Galati, il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia prof. Luca Gallelli, i direttori di Anestesia e Rianimazione Stefania Faragò e prof. Federico Longhini, i professori Pierosandro Tagliaferri e Pierfrancesco Tassone per l’Oncologia medica, il prof. Angelo Lavano per la Neurochirurgia stereotassica.
A impreziosire l’appuntamento, esperti nazionali come la prof.ssa Maria Caterina Pace (Università Vanvitelli di Napoli), la dott.ssa Claudia Laterza (Regione Puglia), la dott.ssa Lucia Muraca, referente AISD Calabria e responsabile SIMG Dolore per il Sud Italia e le Isole.
Il congresso ha ricevuto il patrocinio dell’AOU “Renato Dulbecco”, dell’Università Magna Graecia, del Comune di Catanzaro, dell’Ordine dei Medici, del Lions Club Catanzaro Host, e delle principali società scientifiche italiane: SIAARTI, AISD, AAROI-EMAC, AIOM, SIMG.
Ad aprire i lavori, il dottor Pietro Maglio, anche presidente del Lions Club Catanzaro Host, con un intervento denso di significato:
«Oggi non parliamo solo di medicina. Parliamo di dignità, di compassione, e soprattutto di scelte di cura che rimettono al centro la persona, non la malattia».
«Troppo spesso le cure palliative vengono associate esclusivamente agli ultimi giorni di vita. Ma sappiamo bene che la palliazione è un percorso che può e deve iniziare precocemente, affiancando le cure attive, migliorando la qualità della vita e supportando non solo il paziente ma l’intera famiglia».
«Il dolore, in particolare il dolore cronico, è una condizione che può minare l’identità, l’autonomia e la speranza. È un’esperienza soggettiva, complessa, che richiede un approccio interdisciplinare: medico, psicologico, riabilitativo, infermieristico».
«Non possiamo nasconderci le criticità: disomogeneità regionale, carenza di personale formato, pregiudizi sull’uso degli oppioidi. Dobbiamo passare da una medicina centrata sull’organo a una medicina centrata sulla persona».
«Anche quando non si può guarire, si può sempre curare, lenire, accompagnare. Abbiamo bisogno di una nuova cultura della cura, fondata sulla relazione, sull’ascolto e sul rispetto della persona. Che questo congresso sia un’occasione per rinnovare la nostra alleanza – come professionisti, come istituzioni, come società – per costruire un sistema di cura che non lasci indietro nessuno».
Tra gli obiettivi principali del congresso, il rilancio dell’attuazione della Rete Regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative, anche in ambito pediatrico, prevista dalla Legge 38/2010, ma ancora gravemente sottoimplementata in Calabria, dove solo il 6,4% dei pazienti riceve cure adeguate.
Al centro del dibattito, la necessità di superare approcci frammentati e settoriali, costruendo modelli di cura integrati tra medicina specialistica, medicina generale e rete territoriale, anche per affrontare condizioni croniche non oncologiche.
Gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per l’altissimo livello degli interventi e per la partecipazione di tutte le componenti del sistema sanitario e formativo. Un plauso è stato rivolto al provider Xenia Eventi di Francesca Mazza, per l’eccellente supporto logistico e organizzativo che ha consentito lo svolgimento fluido dei lavori.
Il congresso ha ribadito che la terapia del dolore e le cure palliative sono un diritto, non un’opzione, e che ogni azione in tal senso rappresenta un passo avanti nella costruzione di una sanità più umana e giusta.

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