La Tonda di Calabria bio ha trovato esaltazione e sublimazione in piatti dolci e salati nel corso del show cooking live tenuto dalla chef di fama internazionale ed esperta di cucina mediterranea, Nadia Christina Tappen.
Un appuntamento previsto nell’ambito di ‘nTramenti – il Festival delle Arti e delle scelte sostenibili, in corso di svolgimento a Cardinale (Cz).
«La nocciola Tonda calabrese presenta veramente tantissime potenzialità e ci sarebbero tante cose da dire. A noi cuochi interessano le potenzialità in cucina, ciò non toglie che abbia delle virtù nutraceutiche incredibili. La nocciola Tonda calabrese ha un sapore molto dolce. È molto versatile e si sposa con tanti ingredienti, con preparazioni salate e dolci. Gli abbinamenti con il pesce e la carne bianca, soprattutto, sono interessantissimi. La Tonda calabrese ha tanti acidi grassi monoinsaturi, tanto acido oleico e si dice simile all’olio di oliva, in queste composizioni di materia grassa. Questo per noi significa che la possiamo usare anche in frittura. Possiamo impiegare l’olio in frittura, ma anche la nocciola stessa non ha delle problematiche. In più dà un tocco di sapore particolarissimo. Ha una buccia molto sottile, presente anche dopo la tostatura. Rimane un po’ attaccata e questa le conferisce un tocco particolare, a differenza di ciò che normalmente viene detto, cioè che quando la nocciola non si spella del tutto è un difetto, invece no. In questa buccia si trovano tanti antiossidanti, è un sapore interessante».
Dalla nocciola alla storia e alla realtà climatiche della Calabria. «Con questa nocciola c’è un legame anche affettivo, la nocciola Tonda calabrese mi rimanda nel passato, sino ai tempi dei Greci, che hanno chiamato questa terra “Kalombrion”. E questo significa un territorio, una terra dalla quale scaturiscono tutte le cose belle, quelle migliori. Sarà vero o non vero? A me piace pensarla in questo modo, perché effettivamente è così e la nocciola fa parte di queste cose migliori, assolutamente. Questa è una regione che ha veramente un grande tesoro, ha una varietà paesaggistica, dovuta anche a cinque zone climatiche diverse che fanno sì che praticamente ci sia una varietà di ingredienti infinita, anche sotto questo aspetto troviamo una ricchezza incredibile» ha commentato la chef.
Lieto che la nocciola abbia avuto uno spazio gastronomico importante anche nell’ambito del festival ‘nTramenti si è dichiarato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, che ha ricordato «come via via negli anni la Tonda di Calabria bio stia sempre più riscuotendo l’attenzione di chef, professionisti del settore gelatiero e pasticcieri di elevato profilo. Tra questi anche il pastry chef di Casa Mastroianni, Paolo Caridi, presente nello stand del Consorzio, nell’ambito del festival a Cardinale, con il torrone realizzato con la nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni.
Di notevole autorevolezza, ancora, la presenza per la nocciola Tonda di Calabria bio nei mesi scorsi al Vinitaly. Risultati che danno forza alla scelta dei produttori di puntare su un prodotto sempre di maggiore qualità».