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Da questa sera “Insegui l’Arte” torna a riempire le vie di Badolato: fino al 26 agosto giorni di teatro, mostre, concerti, workshop e grandi nomi

C’è tempo solo per gli ultimi ritocchi organizzativi perché da questa sera, sabato 20 agosto, “Insegui l’Arte”, il festival della ri-conoscenza, riapre i battenti a Badolato per la sua sesta edizione.

 

Il festival dedicato all’arte in ogni sua forma torna nella sua versione estiva dopo lo stop deciso lo scorso anno a causa dei tanti incendi che hanno colpito l’hinterland di Badolato. La gravità della situazione aveva richiesto l’impegno di tutti, anche degli organizzatori del festival, per provare a tamponare l’emergenza. Quello tra “Insegui l’Arte” e Badolato, in effetti, è un rapporto sinergico costruito sull’ambiente, sulla storia e sulle tradizioni locali. Così, il contributo alla promozione del luogo e di tutto ciò che il borgo di Badolato rappresenta nel panorama turistico, culturale ed enogastronomico della Calabria è un punto centrale nella costruzione di ogni edizione del festival: «Vogliamo che il borgo sia protagonista attivo del festival – spiega la direttrice artistica di Insegui l’Arte, Josephine Carioti -, tanto che ogni anno scegliamo di tenere gli eventi nei luoghi principali e più caratteristici, che proprio attraverso l’arte vengono così valorizzati. Quest’anno, poi, per la prima volta saremo al Santuario della Sanità, sulla strada per la montagna: è una novità a cui teniamo molto. E per confermare la nostra attenzione alla natura, in cartellone ci sono anche due bellissime escursioni: una serale nel borgo di Badolato e l’altra lungo il sentiero della fiumara di Alaca, a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio».

 

Quanto al ricchissimo programma della sesta edizione (dal 20 al 26 agosto), sono molti i momenti di pregio che caratterizzeranno la maratona artistico-culturale: «Innanzitutto tengo molto a sottolineare la presenza dell’Orchestra Filarmonica della Calabria e del maestro Filippo Arlia: riuscire a portare un’orchestra di 54 elementi a Badolato per la prima volta è per noi motivo d’orgoglio.  Poi la voce più bella del panorama jazz italiano, Maria Pia De Vito, accompagnata alla chitarra da un altro grande nome come Roberto Taufic. E poi Vincenzo Capezzuto e i Soqquadro Italiano, che terranno un concerto di musica migrante. Mi rende felicissima, poi, avere in programma Moni Ovadia: la sua presenza è un grandissimo onore e si accompagna ad un grande cantastorie siciliano com’è Mario Incudine. E ancora la splendida voce di Rachele Andrioli, una musicista eclettica che assieme alla sua loop station ci trasporterà nel mondo della musica popolare pugliese. E ancora: la musica di strada grazie a due giovani musicisti del conservatorio “Tchaikovsky” di Nocera Terinese, le visite guidate alle mostre dedicate ai bambini e i laboratori d’arte. Tra questi, il laboratorio di creazione delle marionette con Angelo Gallo e quello di filosofia, perché anche in estate è utile trovare il tempo per fermarsi a riflettere».

 

Tra i grandi nomi del festival, oltre al già citato Moni Ovadia, anche quelli di Swamy Rotolo, che sarà così prima vincitrice del David di Donatello ad essere ospitata a Badolato, e quello del danzatore e coreografo di fama internazionale Ziya Azazi che oltre a esibirsi nel suo spettacolo “Dervish in progress” terrà anche un workshop gratuito di tre giorni aperto a tutti.

 

Il festival è finanziato dalla Regione Calabria attraverso il progetto Badolato C.U.O.R.E. di Calabria (a valere sul fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC 2000/2006, fondi rientranti nel “Bando dei borghi”) per il quale il Comune di Badolato ha ottenuto il finanziamento.

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