L’Arma dei Carabinieri festeggia oggi 211 anni di storia al servizio del Paese, rinnovando l’impegno quotidiano per garantire la sicurezza dei cittadini. Stamani una corona d’alloro è stata posta al Monumento ai Caduti nella Caserma “Triggiani”, nel centro storico di Catanzaro.
In serata, invece, nella sede del Comando Legione Carabinieri “Calabria”, si svolgerà la cerimonia militare, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose. L’anniversario è stato celebrato stamani nelle altre Arma dei Carabinieri delle province calabresi.
Il generale Cesario Totaro, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, nel suo intervento si è soffermato in particolare sul coinvolgimento, nelle celebrazioni “dei giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Reggio città metropolitana”. “Ci siamo rivolti prima di tutto ai giovani – ha detto – che sono chiamati a costruire l’Italia del domani. Istruzione e legalità due facce della stessa medaglia. I ragazzi di oggi, se privati di adeguati percorsi didattici e pedagogici, sono potenzialmente destinati a diventare i delinquenti di domani, involontarie vittime di un processo di arretramento della comunità, innescato dalla povertà educativa”.
Totaro ha anche fornito i numeri relativi all’attività dell’ultimo anno: 903 persone arrestate di cui 134 per associazione di tipo mafioso, e oltre 4milioni e 33mila euro di beni sequestrati e confiscati. “Il contrasto alle mafie – ha detto – è dunque affrontato con determinazione e risolutezza, pur tuttavia alla risonanza mediatica nazionale che ha riscosso la recente operazione ‘Millennium’ ha fatto da contraltare un assordante silenzio che fa gioco alla ‘concorrenza’ dando la netta impressione che probabilmente viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma ancora oggi non vediamo tutti lo stesso orizzonte”.
A Crotone, il comandante provinciale Raffaele Giovinazzo ha sottolineato che “onore, fedeltà, senso del dovere, coraggio, costituiscono la bussola etica del carabiniere, traducendosi non in meri concetti astratti, bensì in principi vivi che quotidianamente si estrinsecano in un comportamento irreprensibile, nel rispetto della legge e della dignità di ogni persona, anche a sacrificio del bene supremo della vita”. Quindi ha citato alcuni dati dell’attività svolta nella provincia: 12.668 servizi perlustrativi, 58.933 persone controllate, 3.470 reati perseguiti pari al 75% delle denunce complessivamente presentate; 1.280 persone denunciate in stato di libertà e 306 quelle arrestate.
“Diverse e parimenti importanti – ha aggiunto – sono state le attività che l’Arma di Crotone ha condotto in questo territorio contro il crimine di ogni natura, in materia di violenza di genere, pedofilia, ambiente, truffe in danno di anziani nonché per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata. A tal riguardo, rammento le importanti attività investigative che hanno portato all’arresto di tre pericolosi latitanti sodali del locale di ‘ndrangheta di Cirò. Ma l’Arma è in prima linea anche nell’attività di prevenzione e contrasto di tutte quelle forme di illegalità che attentano alla nostra salute, all’ambiente in cui viviamo, al nostro meraviglioso patrimonio culturale ed al complesso mondo del lavoro”.