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Taglio selvaggi Pini Marini, Noto (Innova Rende): ” 50 anni di Storia andati distrutti”

Nel corso delle ultime settimane abbiamo assistito all’ennesimo atto di “cattiveria gratuita” contro il patrimonio arboreo della Città e contro gli stessi cittadini rendesi, legati visceralmente agli alberi abbattuti su via Leonardo Da Vinci e Piazza De Vincenti.
Lo possiamo considerare l’ultimo amaro regalo della nefasta Amministrazione Manna, la quale è uscita di scena, dopo una triste e lenta agonia, come tutti ben sappiamo.
La Città di Rende, che per decenni è stata riconosciuta come esempio di comunità sostenibile e realmente progettata a misura d’uomo, realizzata in mezzo al verde ed in simbiosi con la natura, ha subito un’enorme atrocità.
Mentre in tutta Europa il patrimonio arboreo viene tutelato e difeso, attraverso politiche tese a salvaguardare l’esistente e a reimpiantare vegetazione per bonificare i terreni abbandonati dai processi di de-industrializzazione, in modo da migliorare la qualità dell’aria e quindi della vita delle persone, nella nostra Città si è pensato bene di abbattere pini marini quasi secolari.
Praticamente abbiamo invertito e rinnegato la nostra storia di programmazione virtuosa ed attenta al territorio, quando quest’ultima viene finalmente riconosciuta a tutte le latitudini come esempio di buone pratiche amministrative per rendere le comunità green e maggiormente vivibili.
Tutto questo è accaduto perché le radici stavano creando “problemi”, modificando l’assetto delle strade e quello dei marciapiedi. Un intervento sarebbe stato necessario, ma eliminare più di mezzo secolo di storia, come se non ci fosse mai stato, è stato un atto scorretto e privo di appartenenza verso la stessa Città. Si poteva, tranquillamente, intervenire sulla parte alta delle radici e risistemare strade e marciapiedi in modo funzionale, mentre, sul fattore rischio si sarebbe potuto intervenire solo sugli alberi realmente pericolanti anziché abbatterli tutti in modo indiscriminato.
Nella nostra Città ci sono molti alberi su cui bisognerebbe intervenire, mentre vengono lasciati lì fino a quando non cadono da soli. Questo accade perché si trovano in zone più periferiche e poco curate, nell’ultimo decennio, dagli Amministratori comunali. L’assenza di manutenzione e di attenzione al decoro urbano provoca tutto ciò e a Rende, queste ultime, mancano da tanto e troppo tempo. Quello che ci auguriamo è che la triade Commissariale si renda conto dello scempio programmato dall’Amministrazione Comunale uscente e commissariata, in modo da bloccare il prossimo abbattimento selvaggio di Pini marini previsto nel centralissimo quartiere di Commenda.
Per quanto riguarda il quartiere di Quattromiglia, non ci resta che sperare che i lavori procedono spediti, nonostante, al momento pare esser tutto fermo, che le strade e i marciapiedi vengano ripristinati e gli alberi rimpiazzati. Purtroppo dobbiamo rassegnarci all’idea che parte della nostra storia, perché quei pini erano parte della nostra storia, è stata miserevolmente “abbattuta”.
Fermo restando quanto sovraesposto, salutiamo favorevolmente la sospensione di questo modus operandi, “ereditato” dalla precedente amministrazione, ad opera dei Commissari”. Lo afferma in un comunicato stampa Giovanni Noto, di Innova Rende.
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