di Paolo Ficara – La sorpresa nell’uovo di Pasqua. In una gara con pochissimi tiri in porta, la Reggina si porta a casa i tre punti grazie ad un autogol nel 32° turno della Serie B. Finisce 1-0 al “Granillo”, presenti… nemmeno gli abbonati. Se la Lega B guidata da Mauro Balata si è distinta negli anni per le innovazioni, specie in merito al calendario, stavolta la decisione di giocare nel pomeriggio di Pasquetta è quantomeno bizzarra. Nemmeno il clima è stato alleato. Ceppitelli infila il proprio portiere già al 10′, è sufficiente alla Reggina per stendere un opaco Venezia e guadagnare posizioni in zona playoff. Prima gara senza subire reti nel 2023.
LE SCELTE – Inzaghi insiste sul 5-3-2 nonostante le assenze. Recupera però Pierozzi, una notizia certificata dalla lista dei convocati giunta solo tre ore prima del fischio d’inizio, e lo schiera a sinistra. Gagliolo è out, al suo posto Loiacono, bocciatura dunque per Terranova. Sorprende anche la panchina per Di Chiara. A centrocampo c’è Liotti al posto dello squalificato Hernani, in avanti confermata la coppia Rivas-Strelec. Lo squalificato Vanoli mantiene il 5-3-2 con Johnsen accanto a Pohjanpalo.
CARAMBOLA FORTUNATA – La prima “emozione” del match lascia col fiato sospeso per qualche istante: Joronen riceve in pieno volto un sinistro di Pierozzi, essendo uscito a saracinesca, e rimane tramortito salvo riprendersi dopo qualche minuto. Verrà beffato al 10′ dai propri difensori: Liotti mette forte in mezzo di prima, il doppio tocco di Carboni prima e Ceppitelli poi manda il pallone in fondo al sacco. Reggina in vantaggio senza sforzo, in questo caso. Mentre al 27′ un inopportuno tocco di Johnsen fa finire in fuorigioco Pohjanpalo, la cui zampata al 27′ su lancio dalle retrovie aveva sorpreso Colombi: il var annulla.
CAMBI FORZATI – Secondo tempo soporifero per circa mezz’ora. Gli amaranto sono raccolti in pochi metri, ma molto bassi come baricentro. Vivace il solo Canotto, subentrato a Rivas già all’intervallo. Inzaghi con i cambi prima sposta Pierozzi da una fascia in cui aveva chiuso tutti i varchi, poi è costretto a sostituire sia lui che Liotti per infortunio. Finendo i cambi al 71′, con Menez che rimane in panchina.
FINALE TRANQUILLO – Con il tipico pullman davanti alla porta e con due ripartenze interessanti di Bondo e Canotto, di fatto la Reggina si porta a casa i tre punti nel finale dopo un brivido all’ultimo istante. Se nessuno poteva aspettarsi il crollo verticale da gennaio a marzo dopo il girone d’andata, allo stesso modo non erano affatto scontate le due vittorie contro Perugia e Venezia, in formazione rimaneggiata. In questo momento non bisogna guardare all’estetica: serviva mettersi alle spalle il periodo di black-out, ed Inzaghi sembra esserci riuscito rinunciando al fioretto. Sabato si va a Benevento, dove non ci sarà il grande ex Roberto Stellone: il tecnico si è dimesso dopo la sconfitta interna con la Spal, i sanniti sono ultimi in classifica. Amaranto invece quinti in attesa di Pisa-Cagliari.
REGGINA – VENEZIA 1-0
Rete: 10′ aut. Ceppitelli
REGGINA (5-3-2): Colombi; Bouah (66′ Di Chiara), Cionek, Camporese, Loiacono, Pierozzi (71′ Terranova); Fabbian, Crisetig, Liotti (71′ Bondo); Rivas (46′ Canotto), Strelec (66′ Gori). A disposizione: Aglietti, Contini, Terranova, Girasole, Paura, Bondo, Lombardi, Cicerelli, Menez. Allenatore: F. Inzaghi
VENEZIA (5-3-2): Joronen; Candela, Svoboda, Ceppitelli, Carboni (54′ Sverko), Zampano (63′ Ciervo); Milanese (54′ Busio), Tessmann, Ellertsson (63′ Cheryshev); Pohjanpalo, Johnsen (63′ Novakovich). A disposizione: Bertinato, Neri, Modolo, Pierini, Andersen, Jonsson. Allenatore: Godinho (squalificato Vanoli).
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido
Ammoniti: Bouah, Sverko, Cionek