“L’incontro si è svolto in un clima emozionato e commosso. Famigliari e superstiti si sono rivolti facendo ‘appello al suo cuore di madre’ al Presidente Meloni, che ha chiesto loro quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo e ribadito la linea del Governo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, al fine di evitare altre tragedie come quelle avvenute di recente”. Così Palazzo Chigi dopo l’incontro con parenti delle vittime e superstiti della tragedia di Cutro, accompagnati da mediatori che hanno consentito la traduzione da e verso le lingue madri. Presenti per il governo il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Il bilancio del naufragio di Cutro è, al momento, di 86 vittime, di cui 35 minori (di questi, ventisei compresi nella fascia d’età tra 0 e 12 anni). Gran parte dei migranti che viaggiavano sul barcone che si è spezzato davanti alle coste calabresi provenivano dall’Afghanistan, in fuga dal regime dei talebani.
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“Grazie per la vostra presenza e per la chiarezza con la quale avete esposto i vostri drammi e le vostre richieste”, ha detto Meloni.
“Il Presidente Meloni ha rappresentato ai presenti la vicinanza propria personale e del Governo tutto, e assicurato il massimo impegno per soddisfarne le richieste. I famigliari e i superstiti hanno ringraziato sentitamente il Presidente per l’incontro, per l’operato in loro aiuto, per quanto fatto dall’Italia in Afghanistan e per quanto ancora si potrà fare in futuro”.
La premier Giorgia Meloni “ha assicurato l’impegno diplomatico dell’Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei, in particolare in Germania; per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne; per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria”.
“L’incontro con i superstiti” della tragedia di Cutro è sta molto toccante perché abbiamo ascoltato storie strazianti. Il governo si è impegnato a risolvere i problemi posti, tutto quello che possiamo fare dal punto di vista umanitario verrà fatto”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al Forum ANSA-Pe. Sottolineando che da parte loro “c’è stato un grazie per quello che sta facendo l’Italia, a dimostrazione che hanno capito perfettamente quello che è accaduto e cosa stiamo facendo per risolvere i loro problemi”.