Sono stati ricevuti a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco Franz Caruso gli allievi delle classi VA e VB dell’Istituto comprensivo “Don Milani-De Matera” di Cosenza, premiati con una menzione speciale, durante la cerimonia svoltasi a fine gennaio al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a conclusione del concorso nazionale “I Giovani Ricordano la Shoah”. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito ai giovanissimi studenti del “Don Milani-De Matera”, diretto dalla dott.ssa Immacolata Cairo, per il videoracconto “Il Filo della Storia”, proiettato questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, alla presenza del Sindaco Franz Caruso e della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza che ha invitato i ragazzi, accompagnati da docenti e genitori, nella sede municipale. Il cortometraggio prende spunto dall’idea della docente Dorotea Battista di raccontare alcune pagine del diario di prigionia del nonno Gustavo Milicchio, internato, in Polonia e in Germania, dal 25 settembre del 1943 al 16 aprile del 1945. Ne è venuto fuori un videoracconto per immagini e disegni, frutto di un accurato e certosino lavoro di postproduzione nel quale accanto alle docenti che lo hanno coordinato (la Battista per lo scritto e la regia e Debora Gaudio per il montaggio e la digitalizzazione) ad essere protagonisti sono stati proprio i ragazzi del “Don Milani-De Matera”. Il videoracconto ha suscitato l’apprezzamento del Sindaco Franz Caruso, ma anche della consigliera delegata Antonietta Cozza, del Vice Sindaco Maria Pia Funaro, dell’Assessore Pina Incarnato e dei consiglieri comunali Chiara Penna, Presidente della Commissione consiliare Pubblica Istruzione, Aldo Trecroci, consigliere delegato del Sindaco a Scuola e Istruzione e Francesco Turco, Presidente della commissione urbanistica e delegato del Sindaco ai Rapporti con le comunità religiose.
“Avete scritto una pagina di democrazia e libertà che porteremo sempre nel cuore – ha detto il Sindaco Franz Caruso nel salutare ragazzi, docenti e genitori. Vi ringrazio – ha aggiunto – da Sindaco, da genitore, ma anche da nonno. La vostra – ha aggiunto il primo cittadino – è una scuola bellissima che mi ricorda la mia infanzia. E i miei complimenti devono giungervi non solo per la città, ma anche per tutti noi adulti che siamo chiamati a ricordare lo sterminio degli ebrei e quell’orrore umano che si è consumato a quel tempo, affinché episodi del genere non abbiano più a ripetersi.
Il merito del vostro cortometraggio – ha detto ancora il Sindaco – è quello di riportare alla memoria, oggi e per il futuro, accadimenti che non possono essere cancellati, proprio per impedirne la reiterazione. Non è solo la Shoah che deve essere ricordata, ma anche le tante diverse Shoah che possono ripetersi in maniera diversa attraverso le forme di discriminazione rispetto alle quali dobbiamo reagire con tutta la nostra forza”. Il Sindaco si è poi detto commosso della bellezza del lavoro degli alunni dell’istituto comprensivo Don Milani-De Matera, colpito dalla semplicità che nasce dalla fantasia dei ragazzi di quinta elementare. Parole di apprezzamento che il primo cittadino ha indirizzato anche all’insegnante Dorotea Battista “che attraverso questa idea ha educato i bambini della sua scuola ai valori della democrazia, della libertà e del rispetto degli altri. Quegli stessi valori sanciti dalla Costituzione”. E non è stato un caso se l’incontro in Comune si è concluso con un regalo speciale per i ragazzi: proprio il testo della Carta costituzionale (le diverse copie sono state messe a disposizione dall’Assessore alla cultura della memoria democratica e della Legalità Veronica Buffone). “Un percorso che ci fa crescere migliori – ha concluso Franz Caruso – per trasmetterlo a chi verrà dopo di voi”.
Il saluto della dirigente scolastica del “Don Milani-De Matera” è stato portato dalla docente Adelaide Sirianni. “E’ un onore essere qui stamattina nella casa comunale – ha detto. Il cortometraggio sulla Shoah documenta, con il linguaggio multimediale adoperato dai ragazzi, una pagina buia della storia europea che ha lasciato molte ferite profonde. La scuola ha il compito fondamentale di educare alla cultura della sacralità della vita, sensibilizzando i cittadini a costruire un mondo migliore, perché la scuola deve essere promotrice di un nuovo umanesimo”. L’insegnante Dorotea Battista, che ha avuto l’idea del corto, ha ricordato di aver impiegato “cinque lunghi anni” affinché l’idea si concretizzasse. “Ho atteso che i ragazzi fossero più maturi e in grado di recepire il progetto e sono stata colta di sorpresa da tanta sensibilità”. La manifestazione si è conclusa con i giovanissimi allievi che hanno fatto a gara per prendere la parola. Legittima aspirazione, sia per come hanno saputo esprimersi, con grande proprietà di linguaggio, sia per l’intensità del messaggio che hanno veicolato. C’è chi ha partecipato alla stesura della sceneggiatura, chi al doppiaggio, chi si è occupato dei disegni, chi ha fatto da io narrante. “Lavorare tutti insieme è stato bellissimo” – hanno detto – e chi ha prestato la sua voce a nonno Gustavo è stato ancora più felice degli altri.