I Giudici di Pace hanno annullato le fatture del servizio idrico per aumenti illegittimi e, in un caso, è stato disposto anche un risarcimento di 100 euro per chi aveva segnalato bonariamente il problema al Comune senza ricevere risposta. È accaduto nel Comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, grazie a una battaglia avviata nel 2019 da Confconsumatori. Dopo aver ottenuto le prime sentenze “pilota” (una decina tutte positive), l’associazione presenterà nuove richieste di annullamento delle fatture dal 2018 al 2020, riservandosi di valutare la correttezza delle bollette successive (2021-2022) su cui grava un ritardo significativo nella fatturazione. Confconsumatori assisterà anche chi ha già pagato le bollette del periodo contestato.
AUMENTI ILLEGITTIMI – Prima di ritoccare le tariffe, il Comune avrebbe dovuto adeguarsi a una serie di obblighi relativi alla gestione e alla qualità del servizio, richiesti dalle Autorità di settore e dalla Regione. Le recenti sentenze ottenute da Confconsumatori confermano che il Comune di Maierato risulta inserito nell'”Elenco delle “Gestioni della Regione Calabria, escluse dall’aggiornamento tariffario, per il secondo periodo regolatorio 2016-2019“, per non avere ottemperato (al pari della maggioranza dei Comuni calabresi) agli obblighi definiti nella Delibera n.664/2015/R/IDR dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Per questo «L’Ente – ha sancito il Giudice di Pace – come comunicato dalla stessa Regione Calabria, non aveva il diritto ad alcun possibile aggiornamento delle tariffe rispetto a quelle vigenti al 31.12.2011″.
L’INTERVENTO DI CONFCONSUMATORI – La Confconsumatori Calabria, anzitutto, nel 2019 aveva inviato per conto dei propri associati le richieste di annullamento delle bollette con aumento tariffario ritenuto illegittimo, recapitate dal Concessionario della Riscossione PubbliAlifana S.r.l. per gli anni 2018 e 2019. Inoltre, l’associazione aveva segnalato nel 2021 alle Autorità Arera e Agcm la mancata ottemperanza da parte del Comune agli obblighi imposti. Nonostante le segnalazioni e i reclami inviati, la società di Riscossione e il Comune di Maierato avevano continuato ad applicare gli stessi criteri tariffari, ignorando i tentativi della Confconsumatori di definire in via bonaria la questione. Per questo l’associazione si era vista costretta a rivolgersi al Giudice di Pace di Vibo Valentia per ottenere l’annullamento delle fatture contestate.
LE PRIME VITTORIE – Nei giorni scorsi, una prima serie di cause si è conclusa positivamente per gli associati della Confconsumatori. I Giudici di Pace di Vibo Valentia, accogliendo le richieste dei cittadini, hanno annullato le fatturazioni contestate (periodo d’imposta 2018 e 2019), e, in un caso, ha anche statuito un risarcimento di 100 € per chi aveva, invano, invitato l’Ente all’annullamento in autotutela delle fatture illegittime. «Questa battaglia – ha ricordato il responsabile di Confconsumatori Calabria Antonino Distilo – è stata condotta e vinta dal nostro responsabile provinciale Santino Diano, prematuramente mancato lo scorso ottobre».
COSA FARE – Anche chi ha già pagato le bollette può richiedere il rimborso. Confconsumatori invita i cittadini che non lo hanno ancora fatto a inviare subito una richiesta di contestazione delle fatture dal 2018 in poi, per bloccare la prescrizione. Chi necessita di assistenza può rivolgersi alla Confconsumatori di Vibo Valentia: 340/3017058 o 0963/472300 e confconsumatorivibo@hotmail.it.