A discapito di ogni aspettativa quello di domenica allo Stadio “Giovanni Paolo II” di Rosarno non è stato affatto un bello spettacolo sportivo.
La partita tra le prime due formazioni del campionato di Prima Categoria, valida per la nona giornata del torneo, è finita sulle pagine della cronaca locale per gli episodi di violenza che si sono registrati proprio sul rettangolo di gioco. L’amaro resoconto della sfida tra Virtus Rosarno e Real Pizzo riporta della sospensione della gara al quarto d’ora dalla ripresa dopo una rissa scoppiata in campo che ha visto protagonisti giocatori, tecnici e anche qualche tifoso.
A distanza di qualche ora dall’accaduto l’imprenditore Pippo Callipo, che la scorsa estate ha deciso con convinzione di supportare il progetto sportivo del Real Pizzo, ha commentato: “Queste azioni mi lasciano molto perplesso. Ho alle spalle una militanza nel mondo dello sport lunga trent’anni e non mi era mai successo di assistere a qualcosa del genere. È pur vero che il mio ambiente è sempre stato quello della pallavolo che è una disciplina diversa rispetto al calcio definito infatti uno “sport di contatto” in cui è più facile arrivare allo scontro. Ciò però non mi aiuta a trovare una giustificazione a queste azioni di violenza che nulla hanno a che fare con l’agonismo o la rivalità calcistica. A primo impatto questa notizia mi ha lasciato sgomento perché non sono abituato né ho intenzione di abituarmi ad avvenimenti del genere”.
Pippo Callipo condanna senza mezzi termini le vicende di Rosarno e pensando a quali potrebbero essere i provvedimenti da adottare si esprime così: “Mi auguro che la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) faccia un buon lavoro prendendo le giuste decisioni per tutti. Al contempo auspico che l’arbitro abbia messo a referto i fatti accaduti in maniera corretta e veritiera. Per dare dignità a questo sport e a quanti lo seguono con passione serve una sanzione esemplare. Non si deve più permettere che i tifosi assistano a uno spettacolo pietoso come quello di domenica. Per fortuna sugli spalti non è accaduto nulla di simile ma la delusione del pubblico che era al seguito della Real Pizzo è stata tanta. Insomma, non è affatto stata una bella giornata all’insegna dei valori dello sport”.
Non ci sono scusanti per l’imprenditore Pippo Callipo che nello sport ha sempre individuato un modello formativo a cui ricorrere per educare al rispetto dell’altro e delle regole: “Questo episodio probabilmente si sarebbe potuto evitare se l’arbitro fosse intervenuto prima ossia ai primi segnali di screzi tra i calciatori. Bisognerebbe preparare i giudici di gara ad essere maggiormente attenti e più tempestivi con i provvedimenti per evitare che la situazione precipiti.
Tutto ciò non mi incoraggia ad andare avanti con le sponsorizzazioni in ambito sportivo, nel calcio in particolare, perché non mi piace essere coinvolto, anche se indirettamente, come è accaduto in questo caso, in notizie che raccontano di fatti di violenza, di risse, di prevaricazioni. Non voglio rischiare che l’opinione pubblica associ il nome della mia azienda, main sponsor della squadra, con accadimenti di inciviltà e di pessimo gusto. Sono convinto che in futuro sia io che la Società del Real Pizzo dovremo fare una riflessione seria sulla possibilità di proseguire il rapporto di collaborazione. Lo sport a cui voglio dare appoggio non è questo”.