Con la conferenza stampa di chiusura delle attività, il festival “Identità Mediterranea. Terra di Mare e di Gusto” ha tracciato un percorso costruttivo che potrebbe dare in futuro altri risvolti positivi territorio che va da Capo Vaticano all’entroterra spilingese, oltre ad aver attratto un foltissimo pubblico durante tutta la rassegna, con i molti turisti presenti nell’area di Capo Vaticano.
La rassegna che si è svolta in quattro lunghe giornate piene di attività tra cultura, musica, cucina mediterranea e attrattive turistiche come la “pescaturismo” ed i balli in piazza, organizzata in piena sintonia i Comuni di Spilinga e Ricadi, guidati dal sindaco Enzo Marasco e Nicola Tripodi, grazie al progetto approvato dalla Regione Calabria, nell’ambito degli eventi di “Calabria Straordinaria” del dipartimento Turismo, “ha dimostrato che la sinergia sui territori – hanno sottolineato i due sindaci – può rappresentare un ottimo volano di maggiore sviluppo per tutto il comprensorio e soprattutto offrire al turista, anche in questo periodo di “fuori stagione”, delle attrattive più articolate e complementari tra loro perché dal mare e dalla spiaggia, si passa in pochi attimi alle visite culturali tra i musei, alla buona cucina e alle tradizioni locali. Insomma, una vera “full immersion” sul territorio”.
A dirigere l’organizzazione, è stato il vicesindaco di Spilinga Franco Barbalace, ideatore dell’evento che ha visto la collaborazione dalle associazioni culturali del territorio, come la Pro Loco di Capo Vaticano, l’Icre di Spilinga, l’Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera, il Gal Terre Vibonesi, il Flag dello Stretto, l’Istituto Alberghiero di Tropea, dagli artisti locali come il liutaio Salvatore Braccio e dai pescatori di Santa Maria.
“Ci preme ringraziare tutti – spiega lo stesso Barbalace – a cominciare appunto dagli amministratori dei due comuni e alla Regione Calabria, e tutte le associazioni menzionate nel corso delle attività, perché hanno contribuito fattivamente con tanto impegno alla realizzazione dell’evento, a dimostrazione che in questo territorio ci sono tante persone che anche a titolo di volontariato offrono il loro tempo ed il loro lavoro per il bene comune. In questo caso poi la piena sinergia fra ogni elemento ha fatto emergere un ottimo lavoro di squadra”.
Il programma era partito con l’incontro presso l’istituto Alberghiero di Tropea, guidato dal dirigente Nicola Cutuli, con il convegno di presentazione dal titolo: “La pesca: patrimonio materiale e immateriale come strumento di sviluppo turistico” per sensibilizzare i giovani sull’importanza della pesca sostenibile e del consumo consapevole del prodotto ittico e della “pescaturismo”, proseguendo poi con i “Racconti di mare”, a cura dei pescatori del borgo di Santa Maria, che a bordo delle loro barca hanno narrato le tradizioni marinare ai turisti presenti.
In serata, poi, grande spettacolo nella piazzetta di Santa Maria di Ricadi, con la rappresentanza del comune di Ricadi guidata per l’occasione dal vicesindaco Domenico Locane, in assenza per motivi di salute del sindaco Tripodi, e iniziata con lo showcooking dei cuochi della “Maccaroni Chef Academy” e le loro ricette dedicate ai “Sapori e saperi del Mediterraneo”, e di seguito i concerti sulla spiaggia degli artisti calabresi Ciccio Nucera e Antonio Grosso e le tante attrazioni, tra spettacoli di fuoco e la sfilata dei gioielli del maestro orafo per eccellenza Gerardo Sacco indossate dalle splendide modelle.
Nel programma della giornata successiva anche il trekking guidato alla scoperta del borgo di Ricadi ed il suo “Museo diffuso” dislocato in varie aree tra il Museo Civico di Ricadi (MuRi): Museo antropologico e dell’olio, Museo del Mare, Museo delle Torri, Museo della Cipolla rossa di Tropea e in serata, oltre allo showcooking, lo spettacolo “A Sud”, concerto di musica popolare in piazza a Santa Maria con il gruppo musicale Etnopathos.
Dalla due giorni ricadese, il programma è proseguito a Spilinga in un tutt’uno di emozioni che hanno portato anche una parte del pubblico presente a Santa Maria ad avvicinarsi all’entroterra quasi come fosse un territorio unico, aspetto fondamentale della simbiosi creatasi nell’ambito del progetto tra i due comuni.
Programma iniziato con gli incontri e laboratori sugli strumenti musicali della tradizione popolare realizzati dal Maestro Liutaio Salvatore Braccio ed il recital musicale di Nour Eddine Fatty, musicista di origine marocchine, che vive da anni a Roma, che ha raccontato nel dialogo con il giornalista Stefano Mandarano ed all’attenta platea, anche attraverso la musica ed i suoi strumenti la sua storia di emigrazione, emozionando appunto il pubblico presente, tutti con gli occhi lucidi e tra gli applausi scroscianti per il suo percorso di vita personale e professionale. Lo showcooking successivo a cura di “Maccaroni Chef Academy” di Corrado Rossi, con la presentazione di piatti della tradizione Mediterranea dello Chef calabrese Luca Linardi con la degustazione per il pubblico, dai momenti emozionanti appena trascorsi ha ricreato l’atmosfera festosa proseguita tra balli e canti in piazza con il concerto del gruppo “Hosteria di Giò”.
Altro artista presente è stato Ettore Castagna, antropologo, musicista e scrittore che ha dialogato con la giornalista Concetta Schiariti, presentatrice anche dell’intervento introduttivo con Antonio Montuoro, presidente dell’Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera. Profondo conoscitore della tradizione popolare calabrese, Ettore Castagna con il suo convegno musicale ha attirato l’attenzione del pubblico sulla storia degli strumenti musicali della tradizione calabrese, mentre l’ospite dello showcooking è stato lo Chef Giuseppe Romano, tra i più titolati della cucina calabrese, con la presentazione di piatti della tradizione Mediterranea e successiva degustazione per il pubblico. A chiudere la quattro giorni del festival, uno dei momenti più gioiosi con il concerto musicale di Cosimo Papandrea in piazza San Michele, che ha scatenato il foltissimo pubblico presente nei balli della tradizione popolare.