Era stato indicato come “il contabile della ‘Ndrangheta” e, con questa accusa, condannato per due volte dal tribunale di Torino. Ora però la Corte d’appello di Milano, in sede di revisione del processo, ha revocato entrambe le sentenze (risalenti al 2011 e al 2014) e per Giuseppe Pontoriero, 78 anni, commercialista di Rivoli (Torino), ha pronunciato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Pontoriero era stato coinvolto in “Pioneer”, una delle inchieste piu’ importanti sulla presenza della ‘Ndrangheta nel Nord-Ovest. Non era accusato di associazione di stampo mafioso, ma di concorso in riciclaggio nella sua veste di cura delle aziende riconducibili ai due indagati principali del procedimento. I nuovi difensori di Pontoriero hanno ottenuto la revisione del processo perché i due, nel 2019 e nel 2021, sono stati assolti. Le condanne del 2011 e del 2014 erano state patteggiate.
“L’assoluzione del dottor Pontoriero dalle gravi accuse che gli erano state rivolte – affermano gli avvocati Baldassare Lauria e Davide Richetta, che avevano chiesto la revisione delle condanne – dimostra l’estraneità dello stesso da ogni progetto illecito, essendosi semplicemente limitato a svolgere la propria attività consulenziale e fiscale”.
I due legali esprimono “soddisfazione” anche per “l’eccezionalità del rimedio processuale”. I fatti contestati risalivano agli anni fra il 2005 e il 2007 e riguardavano diversi aspetti, fra cui l’acquisto di immobili. Con la sentenza di assoluzione la Corte di appello di Milano ha ordinato anche la revoca della confisca.