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Movimento NOI: “A Rende e Cosenza giusto promuovere Commissione d’accesso. Sconcertati da certa politica”

Il quadro prospettato dalla Magistratura antimafia di Catanzaro è assai allarmante. Crediamo sia necessario un approfondimento tale, da assicurare che nulla di quanto attiene alla sfera personale abbia potuto intaccare in qualsiasi modo, nel caso degli amministratori indagati, il loro servizio presso l’ente pubblico nel quale operano. Un accertamento utile a tutti: all’individuo oggetto delle accuse giunte dall’autorità giudiziaria ma anche all’Amministrazione Pubblica nella quale essi hanno operato. Per questo motivo crediamo che la Prefettura che ha già applicato la Legge Severino sospendendo il Sindaco di Rende e i due Assessori di Rende e Cosenza, debba promuovere una Commissione d’accesso presso i due Comuni. Appare indispensabile al momento perché si eviti che i cittadini guardino con sospetto all’amministrazione politica delle due Città che si vedono unite dall’indagine dell’Antimafia.

Sta accadendo qualcosa che suggerisce particolare attenzione e che alla sfera più propriamente detta “criminale” già nota alle cronache, l’inchiesta condotta dall’Antimafia unisce quella politica e delle alte istituzioni. Non è nostro compito stabilire se e di quanto le due sfere esondino l’una nell’altra, ma non possiamo non tenere conto che ciò sta accadendo e che su tali ipotesi ad indagare è la Magistratura antimafia. In queste ore, inoltre, abbiamo preso atto che una parte del Partito Democratico in Calabria, nel luogo in cui avrebbe dovuto presentare i suoi candidati ponendone al centro qualità e prospettive, ha colto ancora una volta l’occasione in sole 24 ore, per lanciare un attacco senza precedenti al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Un atteggiamento che lascia basiti e che fortunatamente non è condiviso da gran parte del Centrosinistra. Ci chiediamo il motivo di tale accanimento contro il Procuratore Nicola Gratteri da parte, tra l’altro, di una Sinistra che storicamente ha sempre sostenuto la Magistratura difendendone la missione, in un momento in cui il termine ‘garantismo’ significa esserlo di tutti, accusati e accusatori. Ci chiediamo, inoltre, come può chi appartiene ad un corpo politico che compone il Governo del Paese, manifestare tali avversità a chi, di fatto, combatte le mafie in Calabria. Sembra che la politica abbia perso la bussola. Bisogna ammettere che nei Comuni di Rende e oggi anche di Cosenza, per la prima volta nella storia delle due amministrazioni, in tal modo si manifesta una situazione che non deve essere giudicata superficialmente, ma approfondita nelle sedi preposte a farlo, attese le contestazioni che vengono mosse agli imputati dalla magistratura Antimafia. Ciò, anche in segno di rispetto sia a chi indaga che è lo Stato, che a chi si deve difendere potendo contare sulla garanzia che gli venga assicurato il diritto alla difesa molto spesso leso. Sarebbe sbagliato tentare di farlo in sede politica e, forse, anche dannoso per chi deve affrontare con serenità la propria difesa. Non possiamo trascurare che la Città di Rende è orfana del suo Primo Cittadino e di un Assessore. E non possiamo trascurare che l’amministrazione politica del Comune di Cosenza è orfana non solo di un Assessore, ma di una capo politico, essendo l’indagato al quale, come a tutti, deve essere riconosciuta la presunzione di innocenza, la maggiore forza elettorale che ha consentito all’attuale amministrazione in sede di ballottaggio, di assumere la guida della Città. E’ un dato oggettivo. Una situazione che ha indotto il Prefetto di Cosenza ad applicare la Legge Severino che ha portato alla sospensione del Sindaco di Rende e degli Assessori dei Comuni di Rende e Cosenza. Non volendo affatto riferirci alle persone ma esclusivamente e genericamente alle attività della magistratura antimafia impegnata ad applicare la legge, vogliamo dire a chiare lettere che tali attività tese a debellare quelle illecite che sono cagione della grande depressione sociale ed economica dei nostri territori, trovano tutto il nostro appoggio di Movimento civico impegnato, come noto, in un percorso politico che ha posto al centro la ricerca della trasparenza, effettivamente osteggiata nella Pubblica Amministrazione”. Lo afferma in una nota il Movimento NOI.

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