di Roberta Mazzuca – Un trionfo di talento, passione e sperimentazione. Un trionfo, però, anche di sensibilità, umanità, rumorosa e delicata profondità. È quello di Luigi Strangis, vincitore della ventunesima edizione del talent show “Amici” ideato e condotto da Maria De Filippi che, in una conferenza stampa tenutasi ieri, lunedì 22 agosto, si racconta e ci racconta il suo primo tour estivo e l’emozione di tornare a casa con le sue canzoni, “regalando a Lamezia quello che Lamezia ha regalato a lui”. Il 25 agosto, presso lo Stadio d’Ippolito, il cantautore lametino si esibirà, infatti, nella sua città natale.
Cantautore e polistrumentista, Luigi cattura con il suo talento e la sua personalità, eccentrica nella sua introversione, decisa ma mai irrispettosa, sensibile e onesta. Con i suoi caratteristici occhiali bianchi che, nella scuola, ha sempre utilizzato per mascherare le lacrime, l’imbarazzo o l’emozione, Luigi accoglie i giornalisti con quella riservata timidezza che fa sorridere, e che si trasforma, sul palco, in energia e forza coinvolgente. Esattamente quella che mette in campo nel suo tour, dove presenta dal vivo il suo primo lavoro discografico “Strangis”, pubblicato su etichetta 21co e distribuito da Artist First. “Una domanda molto difficile, perché la mia visione della musica è sempre quella” – risponde quando gli chiediamo, proprio in relazione al suo percorso e alle sue canzoni, da “Muro”, con cui è entrato a far parte della scuola, a “Tienimi stanotte”, in cosa la sua musica sia cambiata, in cosa il Luigi prima di Amici sia diverso dal Luigi post Amici. “Non so dirti esattamente cosa è cambiato, ma posso sicuramente dirti che vedo diversamente alcune cose che poi, fondamentalmente, sono i particolari. Anche nella cura del live stesso, ad esempio. C’è tanto dietro per arrivare al live preparato e più performante possibile”.
“Ovviamente, ad oggi” – prosegue il cantautore lametino – “avendo preso lezioni di canto, qualcosa è cambiato: mi tengo più allenato, continuo a studiare, continuo a lavorare. Quindi, in realtà, fondamentalmente della musica non è cambiato niente, però mi sento più ‘in lavoro’ ecco. Prima ci provavo, ora quasi ci sto riuscendo”.
“La musica è come parlare” – dice ancora. “Se leggi i libri, hai più parole da dire, se ascolti musica, hai più musica da dare”. E di robe da dare e da dire questo talento calabrese ne ha davvero tante. Traguardi musicali ma anche nuovi impegni extrapalco per Luigi, che presto debutterà sul grande schermo come doppiatore di Lyle, il protagonista del film “Il talento di Mr. Crocodile”.
Intanto, la data del concerto nella sua città natale è alle porte: “A Lamezia io dico: mi diverto, venite a divertirvi con me”.