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Ecco “Adesso è davvero finita”, il romanzo storico ambientato nella Cosenza di inizio ‘900

Una vicenda criminale (ricostruita attraverso un’attenta consultazione di documenti e atti giudiziari) conclusasi con un maxiprocesso ad alcune consorterie malavitose della città e dell’area reggina che, tra la fine dell’800 e gli inizi del nuovo secolo, pose Cosenza al centro dell’attenzione generale. E una serie di personaggi, immersi in una trama appassionante e ricca di suggestioni che mette in luce le qualità narrative dell’autore, tanto abile nella ricerca delle fonti storiche quanto capace di adattarle, come in questo caso, a ben mirate e originali esigenze letterarie.

Sono i presupposti su cui si sviluppa il nuovo romanzo di Bruno Castagna Adesso è davvero finita, edito da Luigi Pellegrini, che sarà presentato lunedì 24 novembre, alle ore 17.30, sul Terrazza Pellegrini di Cosenza. L’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Francesco Kostner, prevede gli interventi delle scrittrici e dirigenti scolastiche Assunta Morrone e Mariella Chiappetta, nonché alcune letture del testo a cura di Brunella Eugeni.

Adesso è davvero finita racconta, in particolare, la storia del mitico Za Peppa, al secolo Francesco De Francesco, uno dei circa cento imputati del maxiprocesso alla malavita tenutosi a Cosenza nel 1903, uno dei primi del genere in Italia. Protagonisti del racconto, oltre allo stesso De Francesco, sono sua moglie Raffaela, il maresciallo Ferdinando Ciaccio e il giornalista Totonno Chiappetta, all’epoca direttore del Giornale di Calabria. Francesco e Raffaela, dopo una fallimentare esperienza a New York, decidono di rientrare a Cosenza dove, però, i loro propositi non hanno migliore fortuna. La coppia, infatti, sia per la mancanza di lavoro che a causa di varie e particolari vicende familiari, nel giro di qualche mese vedrà peggiorare la situazione fino alla fine dello stesso matrimonio.

Ma il romanzo va ben oltre la storia dei coniugi De Francesco e dei fatti criminali che attanagliano la città, mettendo a fuoco altri numerosi e gravi aspetti di carattere socio-culturale (il degrado dei quartieri, la disoccupazione, l’accattonaggio, la delinquenza, la prostituzione) in una realtà caratterizzata da frequenti crisi istituzionali (in appena un decennio si alterneranno nella gestione della cosa pubblica sindaci, commissari prefettizi e straordinari) e momenti elettorali che via via indeboliranno l’immagine e la credibilità della politica cittadina. Una realtà difficile e tormentata in cui, tuttavia, Cosenza riesce a mantenere i tratti caratteristici che ne hanno accompagnato la storia e il ruolo nella regione: i cinema, i teatri, i giornali e numerose iniziative culturali; la bellezza e il prestigio dei suoi luoghi storici. E, in primo piano, illustri personaggi del foro cosentino, da Luigi Fera a Nicola Serra a Ernesto Fagiani a Tommaso Corigliano, protagonisti assoluti nello storico processo di inizio secolo alla malavita.

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