“A distanza di oltre due anni e mezzo, il sindaco Fiorita ha avuto tempo a sufficienza per formulare una qualsiasi forma di proposta per il rilancio della più grande incompiuta della città: Parco Romani. Purtroppo, al pari di chi lo ha preceduto, non è riuscito a cavare un ragno da un buco ma si è trincerato dietro fantomatici ‘vedremo’ o ‘stiamo lavorando’. Visto che il tempo scorre inesorabile e questa Amministrazione non è in grado di prendere decisioni, è arrivato il momento delle proposte radicali. Il sindaco Fiorita dice che è complicato accedere a finanziamenti pubblici per la riqualificazione della struttura? Benissimo, si proceda allora con l’esproprio per pubblica utilità. Con tale procedura, il Comune acquisterebbe un bene a un prezzo calmierato dalle leggi nazionali e, al contempo, metterebbe un freno a uno degli annosi problemi che hanno rallentato lo sviluppo di Parco Romani: la litigiosità fra i diversi proprietari privati. Con l’esproprio, resterebbe solo l’Ente comunale a decidere e a poter rimarginare quella sanguinosa ferita aperta e che ha mandato in rovina decine e decine di famiglie. Perché di pubblica utilità? Perché l’investimento impiegato per l’acquisto da parte del Comune dovrà essere finalizzato a risolvere un altro problema cronico della città: quello dei cimiteri che scoppiano, con le salme in attesa per mesi in attesa di collocazione. Una realtà che indigna da anni molti catanzaresi. Quindi, la proposta è di fare – almeno in buona parte della struttura di Parco Romani – un cimitero al coperto. Una soluzione già adottata in altre città italiane (peraltro, da Amministrazioni di centrosinistra) e che andrebbe incontro a una delle più basilari esigenze dei catanzaresi: poter essere certi di contare su servizi cimiteriali all’altezza di un Paese civile. Non è più il momento delle chiacchiere o dei tentennamenti ma delle prese di posizione forti e risolute”.
Così in una nota il consigliere comunale Gianni Costa.