“Con grande rammarico, devo constatare che la Consigliera Verrengia sembra vivere in una realtà parallela, lontana dai problemi quotidiani che affliggono la nostra città. Le sue parole, cariche di sarcasmo e prive di argomentazioni concrete, dimostrano una disconnessione preoccupante dalla gravità della situazione che Catanzaro sta affrontando.
Il furto di una porta e di un tombino nella scuola Tommaso Campanella nel quartiere Mater Domini è solo l’ultimo esempio di una escalation di microcriminalità che non può essere banalizzata, come la Consigliera tenta di fare. Questi episodi non sono isolati, ma si inseriscono in un contesto più ampio di insicurezza e degrado, denunciato non solo dai cittadini ma anche dai sindacati di polizia, i quali hanno più volte richiamato l’attenzione, per ultimo pochi giorni fa, sull’insufficienza delle risorse a disposizione delle forze dell’ordine. Ricordo alla Consigliera Verrengia che l’istituzione scolastica ho sporto formale denuncia alle autorità competenti ed interventi come il suo sembrano invece colpevolizzare le vittime e spingerle al silenzio. Se tutto questo per la Consigliera Verrengia “è grande sprezzo del ridicolo”!
Accusarmi di disonestà intellettuale è paradossale, considerando che la sicurezza cittadina è una questione che richiede uno sforzo condiviso tra istituzioni locali e nazionali. Richiedere un impegno concreto dal Governo non significa deresponsabilizzare il Comune, ma evidenziare la necessità di una sinergia che la Consigliera, con le sue polemiche sterili, sembra proprio voler ignorare.
Catanzaro merita rappresentanti che si impegnino a costruire soluzioni, non a sminuire i problemi. Invito la Consigliera Verrengia a confrontarsi con la realtà della nostra città e a collaborare per garantire ai cittadini un livello di sicurezza adeguato chiedendo al Governo maggiore attenzione al Capoluogo di Regione, piuttosto che dedicarsi ad attacchi personali che non giovano a nessuno”.
E’ quanto si legge in una nota del consigliere comunale Vincenzo Capellupo.