Nella mattinata di martedì 26 novembre, una intensa azione teatrale dal titolo “La marche des victimes – Sanguinare verso il mare” è stata realizzata da professori e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria sul lungomare reggino. L’evento, a cura dell’antropologa Patrizia Giancotti, che ha visto la partecipazione congiunta delle scuole di Comunicazione e didattica dell’arte, Cinematografia e tecnologie per il cinema, Nuove tecnologie dell’arte, Progettazione della moda, Pittura, con la presenza dei professori Rosita Commisso, Giuseppina D’Errico, Giacomo Fabbrocino, Monica Ferrara, Matilde De Feo, Ornella Formati, Marcello Francolini, Davide Negro, Antonio Pellicanò, Fabrizio Sebastiani, Domenico Michele Surace, Vincenzo Santarcangelo, chiude le manifestazioni realizzate dall’Accademia in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Circa duecento persone hanno sfilato lungo il mare tenendo una striscia di stoffa rossa lunga oltre venti metri, a simboleggiare la scia di sangue delle 99 donne uccise, dall’inizio dell’anno, per mano di congiunti o sconosciuti. Ogni persona presente portava appuntato il nome di una delle vittime che veniva pronunciato ad alta voce e salutato con un corale “presente”. All’Arena dello Stretto, il corteo ha incontrato le potenti immagini della fotografa Letizia Battaglia che, attraverso il suo lavoro e la sua esperienza di vita, ha sempre denunciato con forza ogni tipo di prevaricazione e violenza contro le donne. Infine, una ragazza vestita di rosso che apriva il corteo, ha portato il tessuto rosso fino alla statua di Athena Combattente, consegnando alla dea e al mare il dolore di tutte le donne vessate. Questo il significato simbolico dell’azione teatrale che ha visto docenti e giovani dell’Accademia uniti nella partecipazione. Un altro passo per il contrasto alle discriminazioni di genere compiuto dall’ABARC, che ha anche recentemente siglato un protocollo d’intesa con la Commissione pari opportunità del Consiglio Regionale della Calabria.