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Il 29 novembre a San Sosti con Eugenio Facciolla e Corrado Minnicelli si presenta il libro “La Calabria del diritto”

San Sosti si prepara ad accogliere un evento culturale unico e di grande rilievo. La nascita del diritto e l’idea di giustizia in un passato grandioso e antico della Calabria sono i temi che si affronteranno infatti in occasione della presentazione di La Calabria del diritto, l’ultimo libro di Ettore Bruno: l’appuntamento con l’autore che si propone di diffondere la conoscenza degli albori calabresi della cultura giuridica mondiale, che affonda le radici proprio in un passato grandioso e antico della Calabria, è per venerdì 29 novembre a San Sosti, la cittadina dell’Alta Calabria nota per l’Ascia di Kyniskos e la Basilica Mariana del Pettoruto
«Allo scopo di divulgare il lustro e la magnificenza giuridica della grecità coloniale calabrese – afferma Ettore Bruno – da almeno un paio d’anni percorro in lungo e in largo la Calabria, e così, dopo varie presentazioni e incontri anche in diverse città d’Italia, tra cui Torino, Genova, Varese, Pomezia e Nichelino e la partecipazione a eventi di rilievo nazionale e internazionale, il Diritto Magno Greco approda a San Sosti, un paese che ha un legame particolare con il passato coloniale».
E infatti, l’ascia-martello, forgiata nei laboratori dell’antica Sibari e rinvenuta intorno alla metà del 1800 proprio in territorio sansostese, oggi è custodita a Londra e rappresenta uno dei reperti più importanti e preziosi del mondo magno greco, mentre, per altro verso, il Pettoruto è da decenni tappa irrinunciabile di pellegrinaggio per i numerosi fedeli e devoti che in tutti i periodi dell’anno giungono in Valle dell’Esaro da ogni parte della Calabria e anche oltre.
Nel libro che sarà presentato il 29 novembre nella sala convegni dell’Hotel-ristorante Insonnia è messa in risalto, alla luce di scrupolose indagini storico-giuridiche condotte sulla base delle fonti storiche e letterarie antiche e moderne più attendibili, la grandiosa cultura espressa dai quei coloni che, provenienti dalla Grecia, allestirono in Terra di Calabria città che in breve tempo si trasformeranno in vere e proprie megalopoli, tra le più ricche e popolose del mondo di allora; è proprio nel periodo dell’epopea magno greca che all’interno delle mura di quelle poleis furono ideati istituti e figure giuridiche che finiranno per condizionare il diritto e la giustizia delle epoche successive, sino ai giorni nostri.
«Si tratta di antiche avanguardie giuridiche di tutto rispetto e di grande importanza – spiega Bruno – ma purtroppo spesso ingiustamente trascurate sia negli studi sulla Magna Grecia che da parte di noi Calabresi: pensiamo alla prima legislazione scritta del mondo occidentale, compilata da Zaleuco di Locri e a lungo vigente nella città-stato basso ionica; al Brevetto di Sibari, che rappresenta la più antica norma sulle tutele brevettuali e che ha ispirato e condizionato le legislazioni moderne in tema di copyright e di proprietà industriale e intellettuale, senza dimenticare, poi, che della norma sibaritica parla uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi, Giacomo Leopardi, come fa il Boccaccio con riguardo alla gloria e alla ricchezza di Sibari antica».
Così, in quella Terra le cui genti ebbero il merito di partorire questi capolavori giuridici, come presto giungeranno migranti da ogni parte del Mediterraneo così vide la luce anche il diritto internazionale con la stipula di accordi volti a regolare le relazioni tra alcune potentissime città-stato di quel tempo: si pensi al trattato interstatale Reggio-Atene o a quello di Sibari.
Questi soltanto alcuni dei temi che saranno trattati venerdì 29 dall’autore di La Calabria del diritto insieme agli insigni giuristi – il magistrato Eugenio Facciolla e l’avvocato Corrado Minnicelli – che discuteranno con Ettore Bruno delle possibili relazioni diacroniche tra gli antichi istituti giuridici calabresi esaminati nel libro da una parte e il diritto e la giustizia odierni dall’altra. A sottolineare i numerosi primati calabresi nel campo della cultura, interverranno, inoltre, Antonia Romano, docente e studiosa di Calabria antica e lo scrittore Francesco Capalbo, noto e apprezzato intellettuale sansostese.
L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco Artemisia di San Sosti in collaborazione con l’Associazione teatrale Pronto Soccorso, guidata, quest’ultima, da Luigi Sirimarco, musicista, scrittore e autore teatrale calabrese.

 

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