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Morano Calabro (Cs), gran finale del Festival Antonio Vivaldi con il pianista Costantino Catena e l’Ensemble Salerno Classica

Domenica 10 novembre 2024, alle ore 18:30, il sipario del Teatro “M. Troisi” di Morano Calabro si aprirà per l’ultimo appuntamento della settima edizione del Festival Antonio Vivaldi, una serata che promette di essere un omaggio al genio musicale e alla maestria interpretativa. A chiudere questa edizione memorabile sarà il pianista Costantino Catena, affiancato da alcuni tra i migliori musicisti dell’Ensemble Salerno Classica: Ilario Ruopolo e Paolo Di Lorenzo ai violini, Michela Coppola alla viola, Francesco D’Arcangelo al violoncello e Stefano Di Martino al contrabbasso.

Costantino Catena è un artista di raro spessore, riconosciuto a livello internazionale per la sua straordinaria abilità tecnica e per l’intensità espressiva che dona a ogni esecuzione. Con una carriera che lo ha visto ospite di prestigiose sale da concerto in Europa, negli Stati Uniti, in Russia, in Australia e in Giappone – dal Gasteig di Monaco di Baviera alla Philharmonia di San Pietroburgo, dal Conservatorio Tchaikovsky di Mosca al Kennedy Center di Washington – Catena ha saputo incantare platee di tutto il mondo. La sua arte è stata descritta dai critici come “poesia assoluta e tridimensionale” (Andrew Desiderio, Fanfare), mentre Carlo Vitali di Amadeus lo celebra come un “pianista in cui sfolgora l’arte del cantare sulla tastiera”. Catena è uno Yamaha Artist e un punto di riferimento nella discografia contemporanea, con circa 30 titoli che includono prime registrazioni e riscoperte di capolavori del repertorio pianistico.

Il programma della serata è di altissimo livello e prevede due capolavori: il “Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Robert Schumann” e il “Quartetto per archi n. 1 op. 19 in La di Ferruccio Busoni”. Con il Concerto per pianoforte di Schumann, Catena avrà l’opportunità di esprimere quella capacità lirica e quel profondo senso di cantabilità che contraddistinguono il suo stile. Questo brano, che si snoda in tre movimenti (Allegro affettuoso, Intermezzo e Allegro vivace), è uno dei più struggenti del repertorio romantico e offre al pianista un ampio spettro emotivo da esplorare, passando da momenti di dolce introspezione a passaggi di straordinaria intensità.

Il Quartetto per archi n. 1 di Busoni, invece, porterà l’Ensemble Salerno Classica a confrontarsi con un’opera ricca di pathos e raffinatezza armonica. Diviso in quattro movimenti, questo quartetto si apre con un “Allegro moderato, patetico” che introduce un’atmosfera malinconica e appassionata, per poi proseguire con un “Andante” dolce e meditativo. Il terzo movimento, un “Minuetto” leggero e delicato, aggiunge un tocco di grazia e freschezza, mentre il finale, “Andante con moto alla marcia”, conclude l’opera con una marcata solennità. Questa combinazione di brani rappresenta un itinerario musicale che unisce introspezione e slancio emotivo, celebrando due figure fondamentali della musica romantica e post-romantica.

Organizzato dall’associazione Cosenza Autentica sotto la direzione artistica del maestro Alessandro Marano, il Festival Antonio Vivaldi è giunto alla sua settima edizione, consolidandosi come uno degli appuntamenti più prestigiosi per gli amanti della musica classica. Questo progetto, co-finanziato e patrocinato dal Ministero della Cultura attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), è stato pensato per sostenere e promuovere la diffusione della musica classica e per offrire al pubblico calabrese un’esperienza culturale di alto livello.

Il biglietto per la serata ha un costo simbolico di 5 euro, rendendo accessibile questo evento di grande pregio a tutti gli appassionati di musica. Per chiudere questa edizione del Festival, il talento di Costantino Catena e la raffinata interpretazione dell’Ensemble Salerno Classica trasformeranno il Teatro “M. Troisi” in un tempio della musica, un luogo dove ogni nota diventa preghiera, ogni frase musicale un racconto.

Un invito aperto a lasciarsi trasportare dalla bellezza della musica, a vivere un’esperienza artistica che tocca le corde più intime dell’animo umano e che, anche solo per una sera, porta lo spettatore a viaggiare oltre il tempo e lo spazio, in un mondo fatto di pura armonia.

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